Sono in molti a credere che, in mancanza di tempo, un’attività fisica intensa e breve sia migliore di un’attività fisica leggera ma prolungata e costante. Vero o falso? Rispondono i professionisti di Humanitas.
Falso. Anche se un’attività fisica intensa come correre per un tempo di almeno venti minuti tre volte a settimana corrisponde a un’attività fisica moderata come camminare per trenta minuti per cinque giorni a settimana, la scelta del tipo di intensità non deve essere lasciata al tempo che si può dedicare all’attività fisica bensì alla forma fisica e alla salute cardiopolmonare di chi si appresta a praticare un’attività fisica. In condizioni ottimali di salute, praticare un’attività fisica intensa, e cioè aumentare l’intensità dello sforzo fisico riducendo la frequenza può essere una valida alternativa in caso manchi il tempo per riuscire a fare attività fisica ma a patto di essere allenati. Infatti, chi è in forma, ha un basso rischio cardiovascolare e vuole ottenere rapidi benefici dall’attività fisica in poco tempo può aumentare l’intensità dell’attività fisica e ridurre il tempo di allenamento, mentre chi non è così allenato o ha un rischio cardiovascolare più elevato può comunque ottenere gli stessi benefici in un tempo più lungo ma praticando un’attività fisica leggera o moderata. Questo perché, se da un lato camminare e correre sono attività aerobiche che, oltre a far perdere peso fanno bene anche a cuore e polmoni aiutando a ridurre il rischio cardiovascolare, i micro allenamenti di pochi minuti e molto intensi sono invece attività spesso anaerobiche che non portano questi benefici e non possono sostituirsi all’attività fisica aerobica. Possono essere adatti solo a chi è già ben allenato, specie se fatti senza supervisione medica.