Molti credono che le malattie reumatiche colpiscano solo le articolazioni degli anziani. Vero o falso? L’abbiamo chiesto al professor Carlo Selmi, Responsabile di Reumatologia di Humanitas.
“Falso. Quando compare quel dolore alle articolazioni di ginocchia, ma anche di mani, caviglie, dita, anche e spalle, a qualsiasi età ci fa sentire tutti più anziani di quanto in realtà non siamo. Quel dolore si presenta con rigidità alle articolazioni, soprattutto al mattino al risveglio, dura per almeno trenta minuti, diventa più forte con il riposo e passa con il movimento, quando cioè l’articolazione inizia a scaldarsi. Sono queste le caratteristiche predominanti del dolore tipico della malattia reumatica infiammatoria – spiega l’esperto. – In realtà, le malattie reumatiche, ancor oggi qualche volta chiamate reumatismi, non colpiscono solo gli anziani ma soprattutto le persone giovani. Per semplificare, sono dette malattie croniche infiammatorie delle articolazioni quelle che colpiscono prevalentemente i giovani, ed in oltre l’80% dei casi le donne, a dispetto di quelle più tipiche degli anziani, di tipo degenerativo, che sono invece correlate all’età e all’insorgenza di osteoporosi. Però, seppur in linea generale questo sia vero, oggi, a causa dell’aumentata incidenza tra le persone giovani di obesità e sindrome metabolica correlata, come il diabete, osteoporosi e malattie degenerative delle articolazioni, cioè legate all’usura delle articolazioni e cartilagine, come l’artrosi, non colpiscono solo gli anziani. Questo perché, il sovrappeso, per esempio, aumentando il sovraccarico sulle articolazioni di ginocchia e anche, diventa un fattore di rischio importante per la degenerazione delle articolazioni. Anche se ulteriori studi sono necessari, inizia a farsi strada l’evidenza che un’alimentazione ricca di crucifere e brassicacee, come cavoli, cavolini e broccoli, aiuti a proteggere le articolazioni. In generale comunque, una dieta sana, equilibrata, che comprenda anche attività fisica e controllo del peso non solo favoriscono la salute in generale, ma riducono il rischio di malattie reumatiche delle articolazioni nei giovani e negli anziani.”
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