La cistite è una problematica diffusa, soprattutto nella popolazione femminile, si tratta di un’infiammazione alle vie urinarie.
Con quali sintomi si manifesta e quali sono le cause? Ne parliamo con il dottor Roberto Musci, urologo e andrologo presso gli ambulatori Humanitas Medical Care.
Che cos’è la cistite e quali tipi di cistite esistono?
La cistite può essere batterica (provocata da infezioni batteriche) o infiammatoria (ovvero causata da una reazione infiammatoria locale derivata da abitudini alimentari, comportamenti e farmaci). Esistono anche rare cause di cistiti: virali, fungine, cistite interstiziale, cistite post attinica (ovvero che cistite che si presenta dopo radioterapia pelvica) e parassitarie (schistosomiasi).
Le donne sono particolarmente predisposte a questa condizione a causa di:
- struttura anatomica del tratto urinario (uretra breve e vicinanza dell’orifizio anale)
- malformazioni del tratto urinario
- uso del diaframma come contraccettivo
- pH vaginale alterato che non fa da barriera ai batteri
- variazioni ormonali (gravidanza, menopausa)
- alcune alterazioni anatomiche acquisite come il prolasso vescicale
- minzioni ritardate (per chi ha l’abitudine di trattenere la minzione)
- funzionalità intestinale non regolare
- ciclo mestruale
- uso eccessivo di antibiotici
- contraccettivi orali e creme spermicide
- stress
- frequenti rapporti sessuali non protetti
- indumenti intimi in materiali sintetici e colorati
- utilizzo di assorbenti interni
- detergenti intimi aggressivi
- fumo
- dieta ricca di zuccheri
- igiene intima eccessiva con prodotti aggressivi.
Le cistiti possono essere più frequenti in alcune situazioni:
- Sistema immunitario indebolito (magari dopo malattie o farmaci immunosoppressivi)
- diabete
- malattie a trasmissione sessuale
- chemioterapia (ciclofosfamide e ifosfamide)
- Ca in situ (neoplasia vescicale che mima la cistite)
Quali sono i sintomi della cistite?
I sintomi della cistite possono essere molto variabili.
- Sintomi a esordio acuto come la disuria (dolore alla minzione ) in concomitanza con gradi variabili di maggiore urgenza e frequenza urinaria e senso di “peso “ a livello addominale basso
- Presenza di sangue nelle urine con coaguli
- Urine dense, maleodoranti con pus
- Febbre anche molto alta se è colpita l’alta via escretrice con pielonefriti, dolori lombari, nausea e vomito e tremori
- Sepsi e formazione di ascessi renali
- Se recidivanti, possono portare alla formazione di calcolosi renale da infezione e la funzionalità renale può essere danneggiata.
Cistite: perché tende a ritornare?
Se non si cura la causa primaria della cistite, questa ritornerà. Se è dovuta ad alterazioni anatomiche, queste devono essere risolte.
Se dipende da infezioni batteriche queste possono essere date da:
- infezioni batteriche non completamente curate che permangono nelle vie urinarie (Biofilm vescicale che contiene batteri)
- re-infezioni con ceppi uguali o differenti, per la non risoluzione delle cause favorenti l’infezione stessa
Per risolvere il problema occorre sempre fare una urinocoltura con antibiogramma e sottoporsi a terapia antibiotica mirata per tutta la durata della cura.
Non assumere mai antibiotici a caso: questa abitudine porta allo sviluppo di ceppi batterici resistenti, con potenziali gravi problemi per la salute. Se le cistiti dipendono da comportamenti e abitudini scorrette , queste devono essere modificate
Cistite: cosa fare per evitare che ritorni
- Diminuire l’assunzione di cibi piccanti e speziati.
- Diminuire gli zuccheri: se si mangiano troppi dolci, si facilita un’infezione da funghi.
- Bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno in modo tale da consentire un regolare ed adeguato apporto idrico all’organismo.
- Bere tisane con mirtillo rosso, betulla, verga d’oro.
- Regolarizzare l’intestino assumendo prebiotici e probiotici.
- In caso di stitichezza assumere liquidi e consumare alimenti ricchi di fibre vegetali.
- Evitare di praticare eccessivamente sports potenzialmente traumatici per lo scavo pelvico (bicicletta, motocicletta, equitazione).
- Cercare di evitare se possibile attività sedentaria e non trattenere a lungo la minzione.
- Svolgere una regolare attività sessuale senza eccessi, evitando rapporti durante il periodo di cistite acuta ed avere rapporti a vescica vuota. In caso di rapporti anali utilizzare sempre il profilattico.
- Usare biancheria di cotone, non usare vestiti aderenti.
- È bene non eccedere nell’igiene intima con saponi aggressivi, tranne in caso di mestruazioni (lavarsi a ogni cambio di assorbente) o di intensa attività sportiva.
- Utilizzare sempre asciugamani personali.
- Mantenere un corretto ecosistema vaginale: le infezioni vaginali sono la conseguenza di uno squilibrio della acidità vaginale che comporta una diminuzione dei lattobacilli, che sono lo scudo alle infezioni. Sono utili a ripristinare un corretto ph vaginale alimenti quali yogurt, limone, succo di mirtillo, edamame, semi di lino, avocado, semi di zucca, patate dolci.
Per le infezioni recidivanti da Escherichia Coli esiste un vaccino.
- OM 89 (1 cp da 6 mg per 3 mesi) oppure
- Uro vaxom (1 cp da 6 mg per 3 mesi)
Cistite: quali esami effettuare?
Durante l’anamnesi, lo specialista si occuperà di conoscere il tipo di insorgenza, i fattori scatenanti, gli eventuali viaggi, abitudini alimentari e comportamentali del paziente.
Gli esami necessari, se lo specialista lo richiede, sono:
- Esame urine + urinocoltura + antibiogramma
- CTM urine 3 campioni ( specialmente se si è in presenza di una cistite emorragica)
- Ecografia dell’apparato urinario.