Che cos’è la Fenitoina?
E’ un farmaco anticonvulsivante che agisce bloccando le attività elettriche anomale presenti nel cervello.
A cosa serve la Fenitoina?
S’impiega al fine di controllare alcuni tipi di convulsioni e per trattare o prevenire quelle che potrebbero iniziare nel corso o dopo un intervento chirurgico al cervello o al sistema nervoso.
Viene anche prescritta per la cura del battito cardiaco irregolare.
Come si assume la Fenitoina?
Si somministra via bocca sotto forma di capsule a rilascio prolungato (da assumersi assolutamente integre), compresse masticabili (che possono essere anche deglutite intere) o sospensioni liquide.
Di solito le compresse masticabili e le sospensioni devono essere assunte 2-3 volte al dì, mentre le capsule a rilascio prolungato potrebbero richiedere da 1 a 4 somministrazioni al dì.
Il medico potrebbe prescrivere un basso dosaggio iniziale per poi aumentarlo gradualmente.
Effetti collaterali della Fenitoina
Può accrescere il livello di zuccheri nel sangue. Fra i suoi possibili effetti indesiderati si possono inoltre includere:
stato di insonnia
movimenti incontrollabili degli occhi
movimenti anomali del corpo
perdita a livello di coordinazione
conati di vomito
stato di costipazione
aumento dei peli superflui
indurimento nei lineamenti
labbra ingrossate
crescita delle gengive
dolori o incurvamenti al pene
stato di confusione
rallentamento delle capacità di ragionamento
parlata confusa
capogiri
cefalea
senso di nausea
È consigliabile rivolgersi subito ad un medico in caso di:
stato febbrile
piaghe
rash cutaneo
dolori a livello articolare
ittero
dolore nella parte alta destra dell’addome
eccessiva stanchezza
emorragie o lividi
perdita o calo dell’appetito
sintomi simil-influenzali
Controindicazioni e avvertenze associati all’uso della Fenitoina
Il farmaco può compromettere le capacità di guida e di manovra di macchinari pericolosi.
Prima di assumerla è opportuno rendere edotto il medico:
circa la presenza di allergie al principio attivo o a qualunque altro farmaco, soprattutto quelli a base di principi attivi della stessa classe, come l’etotoina e la fosfoFenitoina, o alla carbamazepina
dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in pregresso, ricordando di citare amiodarone, farmaci contro la nausea, altri anticonvulsivanti, molindone, steroidi (se assunti per via orale), paroxetina, quinidina, reserpina, rifampin, salicilati, sucralfato, antibiotici, teofillina, ticlopidina, tolbutamide, trazodone, anticoagulanti, antidepressivi, cloramfenicolo, clordiazepossido, diazepam, digossina, disulfiram, doxiciclina, fluoxetina, furosemide, farmaci H2 antagonisti, contraccettivi ormonali, terapia ormonale sostitutiva, isoniazide, psicofarmaci, vitamina D e antiacidi a base di calcio
se si soffre (o si è sofferto nel pregresso) di patologie a reno o fegato, di diabete, di porfiria o se si è (o si è stati) alcolisti
in caso di donne gravide o in fase di allattamento
È sempre raccomandato informare medici, chirughi e dentisti dell’assunzione di Fenitoina.
E’ altresì opportuno chiedere consigli al medico su come prendersi cura di denti e gengive durante il trattamento, in modo da limitarne gli effetti collaterali.