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Discromie cutanee

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Il nome comune delle discromie cutanee è “macchie della pelle”. Questi casi coinvolgono parti di epidermide che manifestano un colore più chiaro o più scuro rispetto al resto della pelle. Le cause di questo fenomeno sono solitamente reazioni autoimmunitarie. Tuttavia posso derviare anche da irritazioni, infiammazioni, ustioni solari, infezioni di funghi o batteri.

Quali malattie si possono associare alle discromie cutanee?

Le patologie che si possono associare alle discromie cutanee sono le seguenti:

Acne

Allergia da contatto

Lichen planus

Morbo di Addison

Sclerodermia

Sepsi

Tinea versicolor

L’elenco citato è solamente indicativo, per un’esatta diagnosi bisogna in ogni caso rivolgersi al proprio medico curante.

Quali sono i rimedi contro le discromie cutanee?

Il rimedio migliore alle discromie cutanee dipende dalla loro causa. In alcuni casi possono essere utili creme o depigmentanti a base di molecole come l’acido glicolico, l’acido ascorbico o l’acido azelaico, ma le infezioni richiedono trattamenti più specifici e mirati all’estirpazione del microbo che le ha causate.

Eventuali problemi autoimmuni necessitano di trattamenti specifici, ad esempio a base di cortisonici.

In alcuni casi il dermatologo può consigliare il peeling chimico o anche trattamenti più incisivi come il laser o la dermoabrasione.

Si ricorda che la prevenzione è uno strumento importante perché le macchie possono essere associate a un’eccessiva esposizione al sole; l’uso di un’opportuna protezione solare aiuta a ridurne la comparsa.

Con discromie cutanee quando rivolgersi al proprio medico?

Rivolgersi a un dermatologo permette di conoscere le soluzioni più adatte al tipo di discromia cutanea da cui si è affetti, soprattutto nel caso in cui alla loro base ci siano problemi di salute specifici come le infezioni.