Tale farmaco viene utilizzato:
per trattare l’iperprolattinemia (elevati livelli dell’ormone prolattina) che può provocare amenorrea, perdite di liquidi dai capezzoli, problemi di fertilità e ipogonadismo
in caso di iperprolattimemia dovuta alla produzione di prolattina da parte di masse tumorali
per curare l’acromegalia
contro i sintomi del morbo di Parkinson
associato all’esercizio fisico, a un’alimentazione corretta e, a volte, ad altri farmaci, per trattare il diabete di tipo 2
Che cos’è la Bromocriptina?
Essa si lega ai recettori del neurotrasmettitore dopamina e riduce la quantità di alcuni ormoni nell’organismo, in particolare la prolattina e l’ormone della crescita. Esercita altresì un’azione stimolante nei confronti di quei nervi che controllano il movimento.
Ad oggi è ancora sconosciuto il meccanismo tramite il quale permette di controllare il diabete.
Come si assume la Bromocriptina?
Si assume solitamente per via orale sotto forma di capsule o compresse. In caso di iperprolattinemia la posologia è in genere di una dose al dì, da ingerire a stomaco pieno. Contro l’acromegalia, invece, si assume usualmente con del cibo prima di coricarsi. Il trattamento dei sintomi parkinsoniani prevede invece di assumerla 2 volte al dì, sempre con del cibo. Infine, contro il diabete il farmaco va assunto, a stomaco pieno, nel termine di 2 ore dal risveglio.
Il medico potrebbe prescrivere una dose inizialmente bassa per poi aumentarla gradualmente in base alle necessità.
Effetti collaterali della Bromocriptina
Può alterare il livello di zucchero nel sangue, causando iper- o ipoglicemia.
Fra gli altri possibili effetti indesiderati associabili alla sua assunzione si possono includere:
senso di nausea
conati di vomito
scariche di diarrea
costipazione
crampi all’addome
bruciori di stomaco
perdita o calo dell’appetito
mal di testa
debolezza
stato di stanchezza
capogiri o sensazione di testa leggera
stato di sonnolenza
insonnia
sintomi depressivi
È opportuno contattare immediatamente il medico nel caso di:
sangue o materiale con sembianze di caffè nel vomito
gonfiore a piedi, caviglie o polpacci
sintomi convulsivi
gravi mal di testa
problemi alla vista o nel parlare
svenimenti
perdita di liquido dal naso
intorpidimento, pizzicore o dolore alle dita (soprattutto al freddo)
feci scure
debolezza o intorpidimento di un braccio o di una gamba
dolore al petto, alle braccia, alla schiena, al collo o alla mascella
fiato corto
stato di confusione
allucinazioni (visive o acustiche)
Controindicazioni e avvertenze della Bromocriptina
Ne è controindicata l’assunzione in caso di diabete di tipo 1, di chetoacidosi diabetica o per bloccare la produzione di latte nelle donne che hanno affrontato un aborto o che hanno deciso di non allattare.
Il farmaco può interferire con le capacità di guida di veicoli, di manovra di macchinari pericolosi e può causare capogiri o svenimenti quando ci si erge, da posizione sdraiata, troppo velocemente.
Prima di assumere questo farmaco è importante rendere edotto il medico:
circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti o ad altri medicinali, in particolare agli alcaloidi dell’ergot;
dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato, citando in particolare altri agonisti della dopamina, amitriptilina, farmaci contro l’HIV, farmaci contro il diabete, l’asma, il raffreddore, la pressione alta, l’emicrania, la nausea e malattie psichiatriche, octreotide, pimozide, probenecid, reserpina, antifungini, antistaminici, cloramfenicolo, desametasone, derivati dell’ergot, aloperidolo, imipramina, insulina, antibiotici, metildopa, metoclopramide, nefazodone, rifampin e sumatriptan;
se si soffre (o si è sofferto nel pregresso) di pressione arteriosa alta, attacchi di emicrania associati a svenimenti, attacco cardiaco, irregolarità del battito, malattie che compromettono la digestione di carboidrati o latticini o patologie cardiache, renali o epatiche, malattie psichiatriche, pressione bassa, ulcere, emorragie gastrointestinali, fenomeno di Raynaud;
se si è incinte, si è appena partorito o si sta allattando al seno.
È sempre opportuno informare medici, chirurghi o dentisti di eventuali terapie in corso a base di tale farmaco.
È inoltre consigliabile consultarsi con il medico dei possibili rischi associati al consumo di pompelmo (e del suo succo) durante l’assunzione di questo farmaco. Bisogna altresì chiedere lumi al medico su come comportarsi se – durante la terapia – ci si ammala, si contrae un’infezione, si ha la febbre, si è particolarmente stressati o ci si ferisce.