Il bretilio è un farmaco in grado di inibire il rilascio di noradrenalina. I suoi meccanismi di azione non sono ancora chiari, ma si pensa sia in grado di inibire i canali presenti sulle membrane delle cellule nervose e l’attività di determinati enzimi. Il risultato è un effetto anti-aritmico e anti-fibrillatorio sul cuore.
A cosa serve il bretilio?
Il bretilio viene impiegato in situazioni di emergenza per gestire la tachicardia ventricolare. In caso di fibrillazione ventricolare viene utilizzato sia come terapia che come profilassi.
Come viene somministrato il bretilio?
Il bretilio si assume mediante iniezioni intramuscolari o in vena. La somministrazione può essere effettuata solo da personale medico specializzato ed esclusivamente in caso di emergenza.
Effetti collaterali del bretilio
Gli effetti collaterali più comuni legati alla somministrazione di bretilio, sono:
capogiri
sensazione di testa leggera
svenevolezza
Altri possibili effetti avversi sono:
ansia
arrossamenti
aumento della frequenza di contrazioni ventricolari premature
bradicardia
confusione
congiuntivite lieve
disfunzioni renali
dissenteria
dolori addominali
fiato corto
iniziale aumento dell’aritmia
instabilità emotiva
ipertensione transitoria
ipertermia
ipotensione posturale
letargia
naso chiuso
nausea
paranoia
rash
sensazione di pressione sotto allo sterno
sensibilità fisica generalizzata
sincope
singhiozzo
sudorazione eccessiva
vertigini
vomito
Controindicazioni e avvertenze per l’uso di bretilio
In caso di trattamento con bretilio è necessario comunicare al medico:
la presenza di eventuali allergie a farmaci
l’assunzione di altri medicinali, fitoterapici e integratori, in particolare cisapride, claritromicina, eritromicina, gatifloxacina, grepafloxacina, levofloxacina, mesoridazina, moxifloxacina, ranolazina, telitromicina, tioridazina e glicosidi digitalici
eventuale stenosi aortica, ipertensione polmonare grave o altri problemi cardiovascolari.