Si prescrive per la cura del colesterolo alto e per ridurre il rischio di ictus, infarto o altre complicazioni cardiovascolari in chi convive con diabete di tipo 2, malattie coronariche o altri fattori di rischio per la salute di cuore e arterie.
Che cos’è l’Atorvastatina?
L’Atorvastatina fa parte della classe dei medicinali noti come statine. Essa riduce i livelli di colesterolo “cattivo” ( o LDL) e quelli dei trigliceridi, incrementando in pari tempo quelli di colesterolo “buono” (o HDL).
Come si assume l’Atorvastatina?
Viene di solito somministrata via bocca. Qualora il medico lo ritenga necessario, il dosaggio può variare nel corso del trattamento.
Effetti collaterali dell’Atorvastatina?
In alcuni casi tale farmaco può condurre ad insufficienza renale. Per tale motivo è raccomandabile contattare subito un medico in caso di:
inspiegabile dolore muscolare
sensibilità al tatto
stato diffuso di debolezza
soprattutto se associati a febbre, stanchezza e urine scure.
Fra gli altri possibili effetti indesiderati dell’Atorvastatina si possono includere:
lieve dolore muscolare
scariche di diarrea
lieve senso di nausea
È, inoltre, importante interrompere subito la cura e rivolgersi ad un medico in caso di:
perdita della memoria
stato febbrile
stanchezza
gonfiore
aumento del peso corporeo
riduzione della minzione
aumento della sete o della minzione
fame continua
fauci secche
senso di sonnolenza
pelle secca
vista appannata
perdita di peso corporeo
stato confusionale
senso di nausea
dolore alla parte alta dello stomaco
prurito
perdita o calo dell’appetito
urine scure
feci color argilla
ittero
Controindicazioni e avvertenze
Durante il trattamento con Atorvastatina è opportuno non consumare cibi ricchi di colesterolo e di grassi, non bere alcolici e praticare un’adeguata attività fisica.
Prima di iniziare ad assumere il farmaco è importante rendere edotto il medico:
circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti o a qualsiasi altro farmaco o alimento
degli altri medicinali, dei fitoterapici e degli integratori che si stanno assumendo o si sono assunti in passato (in particolare diltiazem, antifungini, farmaci contro l’HIV, gemfibrozil, acido fenofibrico, fenofibrato, telaprevir, antibiotici, medicinali a base di niacina e farmaci che indeboliscono il sistema immunitario)
se si soffre (o si è già sofferto) di malattie della tiroide, dolori o debolezza ai muscoli, malattie al fegato o ai reni
se, giornalmente, si bevono più di 2 bevande alcoliche
in caso di donne gravide o in fase di allattamento al seno
Il trattamento potrebbe dover essere sospeso per un breve periodo in caso di:
sintomi convulsivi
squilibri elettrolitici (ad esempio, alti/bassi livelli ematici di potassio)
pressione arteriosa molto bassa
una malattia o una grave infezione
un’emergenza medica o un intervento chirurgico