Un futuro fatto di carrelli della spesa ed elettrodomestici “intelligenti”, capaci di fornirci indicazioni circa gli acquisti alimentari che possiamo effettuare senza compromettere la nostra salute oppure sui consumi che possiamo permetterci senza sgarrare con le calorie.
Applicazioni tecnologiche che riguarderebbero i carrelli per fare la spesa, come detto, ma anche i frigoriferi e orologi speciali: tutti strumenti immaginati e descritti da un articolo apparso sulla versione online del quotidiano britannico Daily Mail, in un articolo scritto da Tim Vryenhoef, esperto di ingegneria della nutrizione.
La tecnologia aiuterà la nostra dieta?
Una serie di buone occasioni in più per tenere sotto controllo il proprio peso, anche grazie a nuove applicazioni che potrebbero riguardare altri supporti, come i Google Glass e gli smartphone, che potrebbero essere dotati di lettori speciali dei codici a barre, capaci di trasformare i dati raccolti in informazioni sulle proprietà dietetiche dei singoli prodotti presenti sugli scaffali, ad esempio, dei supermercati.
Si prefigura per noi un futuro più sicuro, dal punto di vista alimentare? L’abbiamo chiesto al dottor Giuseppe Marinari, Responsabile del Centro Obesità e dell’Unità Funzionale di Chirurgia dell’Obesità di Humanitas Gavazzeni.
«Queste future applicazioni tecnologiche mi sembrano un’ottima cosa e un’opportunità in più, soprattutto per le persone normopeso e per quelle in leggero sovrappeso. Ma credo potrà essere utile anche per gli individui obesi, perché la piena conoscenza del valore calorico degli alimenti è la chiave per il controllo del peso. Non tanto per la perdità del peso, se vogliamo essere precisi, ma riuscire a ottenere il controllo sarebbe già un ottimo risultato».
Dunque, sarà un futuro molto più semplice, dal punto di vista dell’individuazione della propria dieta ideale? «Se proprio devo trovare un neo a queste soluzioni tecnologiche applicate alla dieta – conclude il dottor Marinari – ho qualche dubbio sul possibile uso deviato delle informazioni che potrebbero essere adottate da alcune persone che si trovano in condizioni fisiche e psicologiche particolari, penso alle persone anoressiche e a quelle bulimiche… bisognerà verificare se su di esse gli effetti potranno essere diversi da quelli desiderati. E in ogni caso sarà comunque fondamentale l’apporto di un medico specialista, come è sempre meglio che sia quando si parla di salute del nostro corpo».