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La nuova Radioterapia, più veloce e precisa

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Per la prima volta in Italia un nuovo sofisticato sistema permette di effettuare la Radioterapia in modo veloce e preciso. Humanitas è fra i primi centri ad utilizzarla per lesioni addominali.

 

RapidArc è un nuovo sofisticato sistema computerizzato collegato all’acceleratore lineare che consente di effettuare in pochi secondi una radioterapia estremamente precisa e rapida, descrivendo un arco intorno al paziente in soli 70 secondi. Questo innovativo sistema, unico in Italia, è attivo da alcuni giorni presso l’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano. In Europa viene utilizzato solo in altri tre ospedali, a Bellinzona, Amsterdam e Copenaghen.
RapidArc, che in Humanitas si aggiunge alle altre apparecchiature di radioterapia in dotazione all’ospedale (tra cui la 4-D, che colpisce il tumore tenendo conto del movimento degli organi dovuto al respiro), permette di effettuare trattamenti ad intensità modulata (IMRT) irradiando con estrema accuratezza e precisione anche lesioni molto piccole, dalla forma complessa, situate in zone profonde altrimenti difficili da raggiungere. L’applicazione avviene in tempi brevissimi: meno di 2 minuti in tutto.

“RadipArc è un innovativo sistema che permette di distribuire dosi di radioterapia mirate anche in situazioni critiche – spiega la dott.ssa Marta Scorsetti, responsabile dell’Unità Operativa di Radioterapia e Radiochirurgia dell’Istituto Clinico Humanitas – ad esempio alla base del cranio o in vicinanza del midollo spinale, irradiando il tumore specialmente nei punti dove è più aggressivo, con un notevole risparmio dei tessuti sani adiacenti. Spesso, infatti, le lesioni tumorali si trovano in stretta vicinanza di organi sani o addirittura li inglobano, e ciò non permette di trattare adeguatamente il tumore. Con questa tecnica volumetrica è invece possibile aumentare la precisione e l’accuratezza, e quindi l’efficacia, del trattamento radiante, limitando la tossicità e gli effetti collaterali.
L’IMRT è una tecnica consolidata ma complessa, che normalmente richiede tempi molto lunghi sia per il trattamento del paziente (20-25 minuti circa), sia per la preparazione del piano di cura e della dosimetria. Con RapidArc i tempi diventano brevissimi, anche rispetto a una normale seduta di radioterapia, con un netto miglioramento del comfort del paziente e quindi della qualità di vita. L’applicazione in sé dura meno di due minuti, circa 70 secondi, e tutto il trattamento, nel corso del quale il paziente viene irradiato in punti differenti a dosi diverse, 3 minuti rispetto ai 20-40 minuti della seduta tradizionale. La messa a punto del piano di trattamento richiede circa un’ora, mentre con le macchine attualmente esistenti normalmente ne servono da cinque a otto”.

Fino ad oggi questa nuova tecnica è stata utilizzata su lesioni tumorali e metastasi localizzate nella testa e nel collo, a livello della prostata , nella zona dell’ano-retto. Humanitas è fra i primi centri ad utilizzarla anche per trattare lesioni tumorali singole dell’addome e della pelvi. “Essendo lesioni anche molto piccole- precisa la dott.ssa Scorsetti – la terapia locale è quella più indicata, ma la chirurgia non sempre è applicabile perché questi tumori sono spesso molto profondi o vicini a grossi vasi sanguigni. Inoltre si tratta di forme particolarmente aggressive, con una replicazione cellulare molto veloce. Concentrare su di esse dosi elevate di radioterapia in tempi rapidi non dà loro la possibilità di riparare il danno, quindi permette di avere una migliore risposta alla terapia”.

Di Monica Florianello