Più endorfine per far fronte allo stress che deriva dallo svolgimento di attività fisica molto intensa? È questa l’ipotesi suggerita da una ricerca pubblicata su Neuropsychopharmacology e realizzata dalla University of Turku (Finlandia): con l’Interval training, un programma di allenamento ad alta intensità, la produzione di endorfine – i cosiddetti “ormoni del benessere” – potrebbe essere diversa da quella associata allo svolgimento di un’ora di attività fisica aerobica. Ne parliamo con i professionisti di Humanitas.
I test
I ricercatori hanno coinvolto ventidue uomini misurandone il livello di endorfine con la tecnica diagnostica della tomografia a emissione di positroni, a riposo, dopo un’ora di attività aerobica a intensità moderata e dopo un’ora di Interval training.
Dopo quest’ultimo allenamento, dall’intensità molto maggiore, è stato rilevato un maggior rilascio di endorfine e di altri neurotrasmettitori nelle aree cerebrali che controllano il dolore. Nel caso dell’attività aerobica a intensità moderata, invece, il rilascio di endorfine era più contenuto ma era maggiore il livello di sensazioni piacevoli e di euforia correlate alla produzione dell’ormone del benessere.
Endorfine e motivazione
Il rilascio di endorfine è solo uno degli effetti che l’attività fisica determina sull’organismo. Il movimento fisico agisce sul sistema nervoso centrale e sui centri di controllo del piacere. Lo studio in questione approfondisce questo effetto considerando il fattore dell’intensità dell’attività fisica, l’Interval training in questo caso. Si tratta di un tipo di esercizio fisico generalmente più intenso di altre discipline che alterna fasi di allenamento a intensità diverse.
L’esperienza di molti pazienti che hanno praticato Interval training e che hanno riferito un maggior livello di benessere e soddisfazione può spiegare l’associazione suggerita dallo studio con il maggior rilascio di endorfine.
Secondo gli autori dello studio la produzione di endorfine potrebbe essere una leva per supportare la motivazione nell’attività fisica: a intensità moderate il benessere che si prova potrebbe favorire la costanza; a intensità più elevate il rilascio di endorfine sembrerebbe associarsi a maggiore stress e potrebbe essere necessario proprio per far fronte a questa forma di esercizio fisico più gravosa. Le endorfine, cioè, farebbero da contraltare a questa sensazione di stress che potrebbe scoraggiare il soggetto.
La ricerca sottolinea ancora una volta l’importanza dell’intensità
È un fattore determinante nella scelta dell’attività fisica ed è un parametro da calibrare insieme a uno specialista. Questo perché bisogna essere allenati per sopportare un maggiore sforzo fisico e anche perché a intensità maggiori si associano variazioni di parametri, a cominciare dalla pressione arteriosa ad esempio, che possono comportare dei rischi per pazienti in condizioni di salute non ottimali.
Pertanto un’intensità più elevata va bene ma solo se il paziente è stato valutato da un medico e a patto che questa maggiore intensità possa risultare davvero utile per il suo benessere psico-fisico.