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Salute della donna

Tumore al seno: l’attività fisica non evita recidive, vero o falso?

Fare attività fisica fa bene, sempre. Quando si tratta di tumore al seno, molte donne credono che fare sport non abbia alcun impatto sulle recidive, ovvero sull’eventuale ritorno del tumore al seno. Vero o falso? Risponde il dottor Andrea Sagona, chirurgo senologo di Humanitas.

 

Falso. Lo stile di vita e specialmente l’attività fisica giocano un ruolo fondamentale nella prevenzione delle recidive – spiega l’esperto -. Nelle donne sedentarie, infatti, il rischio di mortalità dopo la diagnosi del tumore aumenta del 25% rispetto alle donne che invece modificano il proprio stile di vita dopo la diagnosi e scelgono di avere una vita attiva e sportiva. In particolare, è stato dimostrato che basterebbero due ore e mezza di attività fisica alla settimana, anche poco impegnativa come una camminata veloce all’aperto, per ridurre il rischio di recidive. Purtroppo, attualmente, solo l’11% delle pazienti guarite grazie alle terapie oggi sempre più efficaci, cambia stile di vita e inizia a praticare attività fisica in modo regolare. La stessa Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) avverte sull’importanza di investire maggiormente nella prevenzione della ricomparsa del tumore, oltre che sulla cura e la prevenzione primaria. Infatti, la scarsa informazione su come si può impedire il ritorno della malattia rischia di annullare i risultati positivi permessi dalla ricerca in ambito terapeutico. Tra le cattive abitudini da modificare, oltre alla sedentarietà, c’è anche il fumo di sigaretta e la dieta. Infatti, il rischio che il tumore al seno si ripresenti aumenta del 41% nelle fumatrici che non abbandonano il vizio dopo aver sconfitto per la prima volta la malattia, mentre non modificare la dieta a favore di un’alimentazione sana a basso contenuto di grassi animali, può aumentare del 24% il rischio di recidiva del tumore.