Dopo la perdita di uno o più denti, è importante ripristinarli per mangiare correttamente e non sentirsi più in imbarazzo.
Oggi è possibile sostituire i denti mancanti grazie a diversi trattamenti, come l’implantologia dentale che consente di avere nuovi denti artificiali che siano stabili, fissi e duraturi.
Questo trattamento può suscitare molte domande e paure nei pazienti. Ne parliamo con il Prof. Roberto Weinstein, Direttore Scientifico dell’Odontoiatria Humanitas.
Che cos’è l’implantologia dentale
Nell’impianto dentale si utilizza una vite in titanio che il dentista inserisce nella gengiva del paziente, in corrispondenza del punto dove manca l’elemento dentario.
A questa vite si applica nella stessa seduta, o dopo circa tre mesi a seconda del caso, una protesi dentale esteticamente simile ai denti naturali del paziente.
Questo trattamento offre numerosi vantaggi:
- i nuovi denti artificiali sono stabili e non si muovono quando si mastica. In questo modo è possibile tornare a mangiare anche cibi consistenti
- gli impianti sono duraturi negli anni se sottoposti a una corretta igiene orale
- la forza di masticazione rimane generalmente invariata.
Quanto dura un impianto dentale?
L’impianto dentale può durare diverso tempo, a seconda di come viene mantenuto. I denti artificiali, esattamente come quelli naturali, devono essere sottoposti a regolare igiene orale con spazzolino, dentifricio e filo interdentale oppure con lo scovolino.
Eliminare i resti di cibo dai denti e i batteri dal cavo orale può evitare la comparsa di infiammazioni gengivali o infezioni che compromettono la salute generale della bocca, nonché la stabilità dell’impianto.
La perdita dell’impianto dentale avviene solo in questa situazione o se l’intervento viene svolto con pessimi materiali o in modo scorretto. Per questa ragione consigliamo di affidarsi sempre a esperti odontoiatri.