Si stima che in Italia siano oltre 5 milioni le persone che soffrono di malattie reumatiche in Italia. Queste patologie possono insorgere a qualunque età, ma a esserne colpite sono maggiormente le donne, in cui la predisposizione genetica e ormonale favorisce i meccanismi di autoimmunità. Le malattie reumatiche sono spesso sottovalutate: infatti alcuni sintomi caratteristici come dolore, rigidità e difficoltà di movimento tendono a essere ricondotti all’avanzare dell’età, o al clima; questo purtroppo conduce ad un lungo ritardo nella diagnosi.
Ma quali sono le malattie reumatiche e come affrontarle?
Ne parliamo con il professor Carlo Selmi, Responsabile di Reumatologia e Immunologia Clinica in Humanitas e docente di Humanitas University.
Le malattie reumatiche: cosa sono e come si distinguono
Le malattie reumatiche sono malattie caratterizzate da infiammazione e dolore. Sono spesso infiammatorie croniche, dolorose e, invalidanti. Colpiscono le articolazioni, l’apparato scheletrico e l’apparato muscolare, ma possono riguardare anche organi interni o specifici tessuti.
Variano di caso in caso, hanno sintomi diversi, così come diverse sono le cause e le loro manifestazioni. Possono essere asintomatiche all’inizio, ma creare un danno articolare progressivo. Generalmente, si manifestano con dolore e difficoltà di movimento e se non diagnosticate correttamente e trattate possono aggravarsi e condurre a disabilità.
Distinguiamo malattie reumatologiche degenerative, come ad esempio l’artrosi; malattie infiammatorie, come le artriti.
Artrosi
L’artrosi è una malattia degenerativa che colpisce in primo luogo la cartilagine che riveste le articolazioni: quando questa si consuma, per esempio a causa dell’avanzare dell’età, l’articolazione tende a essere meno efficiente, provocando dolore. L’artrosi è la malattia reumatica più comune, specialmente nell’età più avanzata.
Artrite
Il termine artrite indica diverse condizioni in cui ci sia infiammazione delle articolazioni; ne sono un esempio l’artrite reumatoide, l’artrite psoriasica e la spondilite anchilosante.
Le artriti sono dovute a un processo infiammatorio a carico di una o più articolazioni e sono caratterizzate da dolore, gonfiore e arrossamento. Sono malattie sistemiche perché possono coinvolgere anche altri organi come muscoli, legamenti e tendini ma anche polmoni, cuore, cute. Le cause delle artriti infiammatorie sono molteplici e non ancora del tutto note. Possono anche esservi forme di artriti reattive, che insorgono in seguito all’infezione di batteri a carico dell’intestino e delle vie urinarie.
I segnali a cui fare attenzione
Non bisogna sottovalutare alcuni segnali che potrebbero indicare una patologia reumatica. In generale, è consigliabile consultare il medico in presenza di:
- Dolore e gonfiore alle articolazioni di mani e piedi.
- Rigidità articolare mattutina, in particolare alle mani, che si protrae per qualche ora dal risveglio.
- Stanchezza immotivata.
- Febbricola persistente.
- Dolore lombare, in particolare nel corso della notte e al mattino, non legato a sforzi.
L’importanza dello stile di vita
A oggi non sappiamo quali siano le cause delle malattie reumatiche.
Tuttavia lo stile di vita ha un ruolo chiave nella prevenzione e nella gestione dei fattori di rischio: adottare uno stile di vita sano è quindi importantissimo.
Curare l’alimentazione
In caso di malattie reumatiche è bene avere un’alimentazione sana ed equilibrata: infatti, alcuni nutrienti possono contribuire e proteggere l’organismo dai processi infiammatori dai quali le malattie hanno origine. Ad esempio, la maggior parte delle persone con artrite reumatoide riferiscono un cambiamento dei sintomi con alcuni alimenti, ma non esiste un accordo su quali questi siano. La dieta mediterranea, poiché privilegia frutta, verdura, legumi, cereali, pesce e carni bianche, è consigliata. L’olio extravergine di oliva è il condimento ideale, da privilegiare ai condimenti di origine animale.
Bisogna però stare attenti a non esagerare con il sale, e limitare alcolici, caffè, tè e bevande zuccherate.
Ugualmente importante è tenere il proprio peso corporeo sotto controllo: un eccesso di peso sovraccaricherebbe le articolazioni e favorirebbe un aggravamento del danno articolare.
Sì all’attività fisica
L’attività fisica non è controindicata se selezionata ed eseguita in modo adeguato. Andrebbe decisa insieme a uno specialista, che possa indicare gli esercizi, il ritmo e la durata in base all’età e alle condizioni di salute del singolo individuo.
Fare movimento aiuta la mobilità articolare, contribuisce a mantenere attivo il tono muscolare e, ovviamente, a tenere sotto controllo il peso corporeo.
Evitare il fumo
Sappiamo già quali e quanti danni il fumo provoca alla nostra salute. Tra le altre cose, il fumo è anche uno dei fattori predisponenti per le malattie reumatiche, in particolare l’artrite reumatoide.