La colpa è spesso delle troppe ore passate al chiuso e di fronte allo schermo del cellulare o al monitor del pc. La miopia, un disturbo della visione che rende difficile la messa a fuoco da lontano, è in forte aumento soprattutto fra i giovanissimi: oltre due ragazzi su 10, già a 15 anni, ne sono colpiti. Entro il 2020 saranno 2,5 miliardi le persone colpite. Mal di testa ricorrenti, tendenza a strizzare gli occhi e fastidio di fronte a fonti di luce sono fra i sintomi. Di quanto la vista sia un bene prezioso da preservare, tanto più per chi è in giovane età, ne abbiamo parlato con il professor Paolo Vinciguerra, Responsabile dell’Unità Operativa di Oculistica di Humanitas.
L’importanza della prevenzione
In molti casi, con qualche accorgimento, l’insorgere della miopia si potrebbe prevenire o ritardare. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) sono 253 milioni i disabili visivi nel mondo, di cui 217 milioni gli ipovedenti e 36 milioni i ciechi. E, entro il 2050, metà della popolazione mondiale potrebbe essere affetta da miopia, come afferma uno studio australiano, pubblicato dalla rivista Ophthalmology. A preoccupare gli esperti sono soprattutto i bambini, alle prese con un crescente utilizzo di dispositivi tecnologici e videogiochi. Tra i più piccoli, studi epidemiologici sulla popolazione europea “mostrano che la prevalenza della miopia all’età di 9 anni è già del 12%. Aumenta al 18% circa a 15 anni e raggiunge il 24% in età adulta.
Far stare almeno un ora al giorno i bimbi all’aria aperta costringe l’occhio a utilizzare la messa a fuoco da lontano e anche il campo visivo periferico, cosa molto importante, considerando che passano 6-8 ore al chiuso sui banchi di scuola.Ogni organismo biologico tende ad adattarsi all’ambiente in cui vive. L’applicazione protratta , prevalente della vista da vicino favorisce, come adattamento il miope che vede meglio in queste circostanze. In Africa, ove la prevalenza dell’impiego della vista da vicino è residuale la prevalenza della miopia è bassissima. Un altro strumento di prevenzione consiste nel diminuire il tempo passato ad utilizzare cellulari, pc e tablet, così come i libri, a distanza maggiore di 30 cm dagli occhi.
Occhiali e lenti a contatto: le regole della giusta correzione
“In presenza di miopia la correzione del disturbo deve essere completa – ha detto il professor Vinciguerra -. La sottocorrezione favorisce invece la progressione della miopia. E questo vale sia per chi porta gli occhiali che per le lenti a contatto, la cui applicazione va monitorata dal medico con topografia, tomografia ed esame endoteliale per prevenire danni”, Quanto all’intervento per correggere il problema, l’esperto si è dichiarato favorevole: “Se si è idonei si ottengono ottimi risultati”, ha concluso.