Secondo uno degli ultimi rapporti pubblicati dalla rivista CA: A Cancer Journal for Clinicians e degli epidemiologi dell’Imperial College di Londra e della prestigiosa Harvard T.H. Chan School of Public Health a Boston, il sovrappeso è responsabile di quasi il 4% dei tumori diagnosticati ogni anno nel mondo. Della correlazione provata fra obesità e tumori ne abbiamo parlato con il professor Alberto Mantovani, direttore scientifico di Humanitas.
I risultati pubblicati sul Cancer Journal for Clinicians e su Nature
Dall’analisi di una vasta mole di dati, sia a livello globale sia per regione geografica, su sovrappeso e cancro, è emerso che nel 2016 circa il 40% degli adulti e il 18% dei bambini tra i 5 e i 19 anni presentava un eccesso ponderale, pari a quasi 2 miliardi di adulti e 340 milioni di bambini a livello globale. Inoltre, si stima che in un anno ben 4 milioni di decessi siano da attribuire all’eccesso ponderale.
Sovrappeso e tumori correlati
A sovrappeso e obesità sono stati correlati 13 diversi tipi diversi di tumore: del seno (dopo la menopausa), del colon retto, dell’utero, dell’esofago, della cistifellea, di reni, fegato, ovaie, pancreas, stomaco e tiroide, il meningioma e mieloma multiplo. La rivista Nature ha messo in luce anche le possibili relazioni genetiche tra obesità, cancro e sindrome metabolica, rivelando che esistono 38 geni perfettamente sovrapponibili tra soggetti malati di cancro alla mammella, ad esempio, diabetici e obesi, quindi chi soffre di obesità avrebbe una maggior probabilità di tipo genetico di sviluppare anche questo tipo di tumori.
La parola di Humanitas
“Sono studi che gettano una nuova luce su come l’obesità, e più in generale il sovrappeso, disorienta il nostro sistema immunitario”, ha spiegato il professor Alberto Mantovani, direttore scientifico di Humanitas -. A confermare che “l’obesità è una causa primaria di cancro” ci sono anche i dati dello IARC di Lione, l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell’Organizzazione mondiale della sanità”.
Come ha spiegato Mantovani, oltre ad aumentare il rischio di tipiche malattie cardiovascolari, il sovrappeso influisce anche su altri aspetti del nostro organismo: ad esempio disorientandolo e “corrompendo” alcuni dei ‘poliziotti’ a nostra difesa, chiamati macrofagi, che iniziano ad aiutare il nemico, quindi il cancro, e paralizzano le cellule NK – Natural Killer, che sono la prima linea di difesa contro infezioni e tumori.
“Il tessuto adiposo è composto non solo di cellule grasse, che fanno da ‘magazzino energetico’ e da ‘serbatoio’ del nostro organismo, ma anche di cellule del sistema immunitario che sono molto importanti perché fanno si che si bruci al momento giusto il nostro combustibile e la nostra energia” – ha quindi detto il professore. “Quando si è in sovrappeso, o addirittura obesi, queste cellule sono disorientate e inviano messaggi sbagliati al nostro organismo. I macrofagi producono segnali infiammatori che aiutano lo sviluppo di cancro in molti modi, ad esempio promuovendo le metastasi”.
Cos’è la formula zero – cinque – trenta
Per avere uno stile di vita corretto e scongiurare l’obesità, il prof. Mantovani suggerisce di adottare la formula “zero – cinque – trenta: zero fumo, cinque porzioni di frutta e verdura fresca almeno al giorno e trenta minuti di esercizio fisico”.