Ginecologia

Contraccettivi: come funzionano e quali sono le differenze

Esistono vari contraccettivi per prevenire la gravidanza e ridurre il rischio di infezioni sessualmente trasmissibili. Ogni metodo ha specifiche caratteristiche che lo rendono adatto alle diverse esigenze di salute e alle abitudini sessuali.

Ne parliamo con la dottoressa Marinella Dell’Avanzo, ginecologa di Humanitas San Pio X.

Contraccettivi ormonali: quali sono

I contraccettivi ormonali includono diverse formulazioni che contengono estrogeni e/o progestinici, agendo per impedire la fecondazione dell’ovulo da parte dello spermatozoo. Oltre alla loro alta efficacia nel prevenire la gravidanza, questi contraccettivi possono ridurre il rischio di tumori ovarici e endometriali. Tuttavia, è importante ricordare che non offrono protezione contro le infezioni sessualmente trasmissibili. 

Tra i contraccettivi ormonali più comuni troviamo:

  • Pillola estroprogestinica e pillola solo progestinica
  • Anello contraccettivo estroprogestinico
  • Cerotto transdermico estroprogestinico e impianto sottocutaneo a rilascio di progestinico
  • Spirale al rame o dispositivi intrauterini (IUD).

Contraccettivi di barriera

Questi metodi, noti come metodi di barriera, offrono vari livelli di protezione contro gravidanze indesiderate e infezioni sessualmente trasmissibili quando utilizzati correttamente.

  • Preservativo o profilattico (condom): generalmente assicurano un’alta efficacia.
  • Diaframma.
  • Spermicidi: sono efficaci nel prevenire gravidanze se utilizzati in combinazione con altri metodi contraccettivi.
  • Metodi naturali (Ogino-Knaus, temperatura basale, Billings): hanno un alto tasso di insuccesso e bassa efficacia. Questi metodi si basano sul calcolo approssimativo dei giorni fertili, sulla regolarità del ciclo mestruale e sulla tempestiva interruzione del rapporto sessuale prima dell’eiaculazione (coito interrotto).

Contraccettivi di emergenza

Questi metodi non offrono protezione contro le infezioni sessualmente trasmesse e non devono essere utilizzati come metodo contraccettivo regolare.

  • Pillola del giorno dopo o pillola dei cinque giorni dopo. Si tratta di metodi di contraccezione di emergenza basati su ormoni. In Italia, i farmaci autorizzati includono il levonorgestrel, da assumere entro 72 ore dal rapporto non protetto, e l’ulipristal acetato, da assumere entro 5 giorni dal rapporto non protetto. Questi farmaci devono essere prescritti da un medico e sono generalmente considerati sicuri e privi di gravi effetti collaterali. Durante l’assunzione, è meglio usare il preservativo o evitare rapporti a rischio. Se il processo di impianto dell’ovulo è già iniziato, il farmaco non sarà efficace.
  • IUD al rame o spirale al rame. Questo metodo di contraccezione di emergenza non farmacologica deve essere applicato in utero da un ginecologo. Lo IUD al rame può essere utilizzato come contraccettivo di emergenza (sebbene sia meno comune) e come contraccettivo a lungo termine. È fondamentale sottoporsi a controlli periodici dal ginecologo e non ignorare eventuali sintomi come dolori pelvici, perdite maleodoranti e febbre. In caso di questi sintomi, è bene eseguire un tampone vaginale per identificare eventuali infezioni e consultare il ginecologo per prevenire la malattia infiammatoria pelvica (PID).