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Alimentazione

In via Domodossola inaugurato il nuovo ambulatorio di Lipidologia

In via Domodossola un’attenzione in più alla medicina metabolica. A partire dalla seconda metà di novembre 2018 il poliambulatorio di Humanitas Medical Care di via Domodossola a Milano ha attivato l’ambulatorio di Lipidologia. La responsabile, la dottoressa Chiara Gabbi, ha spiegato che l’obiettivo del nuovo servizio è quello di fornire alle persone un’assistenza sanitaria di alto livello e multidimensionale (interazione tra vari specialisti), resa possibile dall’esperienza e professionalità del personale medico, in cui la prevenzione occupa un ruolo fondamentale. L’ambulatorio sarà attivo tutti i sabato mattina dalle ore 9.00 alle 12.30-13.00, privatamente o in convenzione con assicurazioni e fondi. Ne abbiamo parlato più approfonditamente con la dottoressa Gabbi, specialista di Medicina Interna, esperta in questa branca della medicina grazie al suo lavoro nella ricerca, sia in Italia sia all’estero, principalmente in Svezia e negli Stati Uniti.

 

A chi è rivolto l’ambulatorio?

“La visita lipidologica serve ad accertare le patologie legate agli alterati livelli di lipidi nel sangue (colesterolo, trigliceridi) o nel fegato (il cosiddetto “fegato grasso”) e a impostare un piano terapeutico personalizzato per ridurre ad esempio, i rischi cardiovascolari nei pazienti con il colesterolo alto – ha spiegato la dottoressa -. Infatti, quando il colesterolo è alto, che può essere tale non solo per cause alimentari ma anche per fattori genetici, tende ad accumularsi nelle pareti dei vasi sanguigni che, con il passare del tempo, si occludono, provocando eventi cardiovascolari come infarto e ictus”. Il fondamentale servizio di prevenzione offerto all’ambulatorio di Lipidologia è quindi rivolto ad una prevenzione secondaria, atta ad evitare che il paziente abbia un altro evento cardiovascolare.

 

Cos’è il fegato grasso

“Il cosiddetto ‘fegato grasso’, in termini tecnici ‘steatosi epatica’, è l’accumulo nel fegato di lipidi, in particolare trigliceridi, che col tempo, se non correttamente gestito, può evolvere in infiammazione ‘steatoepatite’ e fibrosi, con conseguente possibile sviluppo di cirrosi e, quindi, di insufficienza epatica”, ha chiarito l’esperta, che di questa patologia si occupa da diversi anni.

Nel nuovo ambulatorio viene prescritta la terapia farmacologica più idonea al singolo paziente quando necessario, ma anche la prevenzione basata sulla formazione e sull’educazione alimentare, poiché, per chi non ha una patologia genetica, il colesterolo alto o anche il fegato grasso possono essere di origine alimentare o derivare da una vita troppo sedentaria.

Per i pazienti è stato predisposto anche un vademecum sulle norme alimentari e stili di vita da seguire, per ridurre ad esempio i rischi cardiovascolari a cui si può andare incontro. Non si tratta di una vera e propria dieta, ma di consigli sui cibi da preferire, da consumare con moderazione e da evitare.

 

Cosa fare prima della visita

“In occasione della prima visita lipidologica di medicina metabolica – raccomanda l’esperta – occorre portare con sé gli esami ematochimici recenti (non più vecchi di sessanta giorni) che includano almeno colesterolo totale, LDL e HDL, trigliceridi, GOT, GPT, GGT, Fosfatasi Alcalina, CPK; referti di visite eseguite in precedenza. Lettere di dimissione di eventuali precedenti ricoveri; referti di esami strumentali come Doppler dei tronchi sovraortici, ecografia addome, ECG; lista dei farmaci correntemente in uso. Sarà poi lo specialista, ove lo ritenesse necessario, a prescrivere una serie di esami super specialistici, cosiddetti di “seconda battuta”, generalmente per quella categoria più complessa di pazienti”.