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Disturbi di ansia e panico

Coronavirus: l’importanza della chiarezza delle informazioni per placare la paura

Siamo in un momento di emergenza sanitaria molto delicato, in cui paura e ansia sono amplificate dalla quantità esagerata di informazioni relative al Coronavirus, troppo spesso imprecise e poco chiare.

 

Come affrontare la paura? Ce lo spiega il professor Giampaolo Perna, Responsabile del Centro per i disturbi d’ansia e di panico di Humanitas San Pio X.

 

La reazione emotiva di paura e ansia deve essere proporzionata al pericolo

La reazione emotiva di paura e ansia deve essere proporzionata al pericolo da affrontare: la risposta deve essere proporzionata alle informazioni veritiere di cui disponiamo. 

 

Avere informazioni chiare e precise aiuta non poco a trovare il giusto livello di ansia e di paura per affrontare al meglio il pericolo.

 

La responsabilità degli organi istituzionali e della stampa è fondamentale, ma lo è anche la nostra capacità di discernere le informazioni affidabili da quelle che non lo sono. La paura aumenta quando il pericolo non è ben definito e le informazioni incoerenti, causando stati di ansia e di allerta sproporzionati.

 

Le fonti da tenere in considerazione

Troppe persone esprimono opinioni personali che possono alimentare paure eccessive, come per esempio non uscire di casa evitando qualsiasi contatto sociale possibile, anche in zone dove non ci sono evidenze della presenza del Coronavirus. Basti vedere cosa sta succedendo nei supermercati, in cui sempre più persone corrono a fare scorta di generi alimentari. 

 

Per cominciare a capirci qualcosa, si può iniziare con l’avere in mente una scala di affidabilità delle fonti. Possiamo includere nelle fonti di livello 1, quelle assolutamente valide, le informazioni ricevute dall’OMS (l’Organizzazione Mondiale della Sanità), del CDC (Centers for Disease Control) di Istituzioni internazionali riconosciute e del Ministero della Salute mentre nelle fonti di livello 2 quelle derivate da esperti riconosciuti a livello internazionale. 

 

Le informazioni derivate da altre fonti vanno considerate niente di più di una opinione personale.

 

I dati vanno interpretati correttamente

I dati sono sempre meglio delle opinioni, ma per raggiungere positivamente il pubblico è necessario che chi li diffonda sappia interpretarli con correttezza. Le opinioni personali, anche se provenienti da personaggi autorevoli del campo o di persone stimate del mondo politico, hanno tutte il problema di essere influenzate dalle convinzioni personali che le persone sviluppano nel corso della propria vita. 

 

Ogni persona vede le informazioni e i dati che confermano le proprie idee, convincimenti e paure, e difficilmente contemplerà dati contrastanti.

  

Quali esperti ascoltare? 

Nel caso di infezione da Coronavirus è necessario seguire esperti epidemiologi, infettivologi e immunologi, che hanno una più che adeguata esperienza nella ricerca scientifica e uno sviluppato spirito critico, che possano renderli esenti dai pregiudizi e dalla tendenza a dare opinioni personali. In questo senso, l’esperto scienziato non decide, ma semplicemente cerca di informare correttamente, traducendo i dati in informazioni comprensibili.

Tocca poi a noi e alle istituzioni che ci governano prendere le decisioni più appropriate.

 

I consigli per vivere al meglio questa situazione

  • Seguite i consigli su cui tutti gli esperti concordano: lavarsi spesso le mani e coprirsi bocca e naso durante lo starnuto e il colpo di tosse.
  • Non abbiate paura di andare a lavorare, seguite semplicemente tutte le procedure previste dalle Autorità sanitarie.
  • Quando siete a casa in situazione di sicurezza, imparate a star lontani dal web, e utilizzate il tempo a disposizione per rilassarvi, distraendovi con attività piacevoli.
  • Qualunque infezione si combatte meglio se si è in forma fisicamente. Mantenete un’attività fisica regolare, alimentatevi in maniera adeguata e curate il sonno, che sia regolare e riposante
  • Accettate la paura e l’ansia come reazioni emotive normali e coerenti e confrontatevi con altre persone per valutare se la vostra ansia sia ragionevole. Se non fosse così, chiedete aiuto al vostro medico.
  • Non assumete da soli ansiolitici o antidepressivi ma consultatevi sempre con uno specialista.
  • Abbiate fiducia del vostro corpo e del vostro sistema immunitario.
  • Ascoltate le raccomandazioni delle autorità governative nazionali e regionali ma non rinchiudetevi in casa. Rinchiudersi, se non raccomandato dalle autorità, ci priva semplicemente della nostra libertà, rischiando di farci invadere dalle emozioni negative più del necessario.