I nei sono lesioni benigne dell’epidermide che possono assumere gli aspetti più diversi: esistono infatti nei di dimensioni piccole e grandi, di forma circolare o dai i bordi frastagliati, scuri o chiari, piatti o rialzati.
È risaputo che i nei possono rappresentare un fattore di rischio e che alcuni di essi potrebbero trasformarsi in melanomi.
Approfondiamo l’argomento con gli specialisti di dermatologia di Humanitas San Pio X.
Cos’è un melanoma?
A differenza dei nei, i melanomi sono tumori maligni, non di rado anche molto aggressivi, che originano nell’epidermide.
Il melanoma deriva dai melanociti, le cellule che producono la melanina.
Di norma i melanociti sono presenti come agglomerati nell’epidermide generando i nei. Quando, però, queste cellule che regolano il colore della pelle cominciano a riprodursi in modo incontrollato, si sviluppa un melanoma.
Il più grande pericolo del melanoma è la sua espansione incontrollabile. Il melanoma, infatti, può diffondersi sia in estensione che in profondità: in questo modo è in grado di raggiungere i linfonodi e organi anche lontani dalla pelle, generando metastasi nei tessuti e distruggendo le cellule sane.
Come riconoscere un neo pericoloso
In generale le aree che sono maggiormente esposte alla luce del sole sono le più a rischio per lo sviluppo di un tumore maligno. I raggi ultravioletti sono infatti una delle cause principali dello sviluppo del melanoma, ma bisogna ricordare che può comparire anche nelle zone coperte.
La trasformazione o la crescita del neo è il primo indizio da tenere sotto controllo: una crescita rapida e una dimensione maggiore di 6 mm sono considerati sospetti, così come una forma asimmetrica e irregolare e un colore disomogeneo.
Prevenire è meglio che curare
Data la pericolosità dei melanomi, la prevenzione è l’arma più efficace.
Prevenire è possibile evitando l’esposizione eccessiva e non protetta ai raggi ultravioletti e sottoponendosi regolarmente a una visita dermatologica con dermatoscopia.
La dermatoscopia consiste nell’osservazione dei nei da parte dello specialista dermatologo attraverso uno strumento chiamato dermatoscopio, che permette di osservare le caratteristiche microscopiche del neo con maggior precisione rispetto a quanto si potrebbe fare a occhio nudo.
Con questa tecnica è possibile cogliere precocemente delle alterazioni che potrebbero evolvere in situazioni più complesse e pericolose.
È importante che i nei siano tenuti costantemente sotto controllo e di fronte a un neo che presenta caratteristiche sospette si consiglia sempre di rivolgersi al dermatologo.