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Dermatologia

Come reagisce la nostra pelle allo stress?

La correlazione tra stress e malattie dermatologiche è da tempo oggetto di ricerca. Sebbene il meccanismo che c’è dietro l’impatto dello stress sulla salute della pelle non sia ancora del tutto noto, è evidente come per molti pazienti l’esposizione a fattori stressogeni rappresenti un elemento negativo. Per diverse patologie infiammatorie della pelle, dalla psoriasi alla dermatite all’acne, lo stress rappresenta un fattore di rischio, comportando la manifestazione dei sintomi o l’esacerbazione degli stessi. Ne parliamo con la dottoressa Alessandra Narcisi, dermatologo di Humanitas.

 

Lo stress

Le responsabilità e gli impegni legati alla routine, il lavoro, la famiglia, la scuola, le relazioni interpersonali, ma anche gli eventi traumatici e i grandi cambiamenti che hanno luogo nella vita di chiunque sono tutti potenziali fattori di stress. Con questa parola si indicano generalmente le reazioni dell’organismo di fronte a questi fattori. Al di là di uno stress che assume le vesti di “motivatore”, con l’individuo che diventa più reattivo, quando questo è cronico la salute, fisica e mentale, può risentirne. “Lo stress rappresenta il principale fattore ambientale che determina lo sviluppo o il peggioramento di malattie cutanee, e non solo, in soggetti geneticamente predisposti – ha confermato la dottoressa Narcisi -. In particolare, a livello cutaneo, che è un distretto facilmente studiabile, anche attraverso biopsie che si eseguono facilmente, sono stati dimostrati alcuni meccanismi fisiologici alla base di questa correlazione stress-malattia. Infatti è stato dimostrato il rilascio da parte delle terminazioni nervose cutanee, di alcune molecole che , interagendo con le mast cells, portano ad un diretto aumento dell’infiammazione neurogenica. Questo ovviamente si associa al rilascio di ormoni nei periodi di steress che causano un peggioramento dell’infiammazione sistemica ed aggravano tante di queste malattie”.

E’ bene ricordare in ogni caso che le reazioni e i sintomi innescati dallo stress cambiano da individuo a individuo. C’è chi accusa sintomi di natura gastrointestinale (alterazioni della regolarità intestinale, reflusso o crampi addominali), mal di testa, tachicardia, ma anche cali di concentrazione e irritabilità, disturbi del sonno e del benessere sessuale.

 

Prurito, chiazze, “brufoli”

E se il soggetto in questione è invece affetto da una malattia infiammatoria della pelle cosa può succedere? Sono crescenti le evidenze scientifiche che indicano come lo stress abbia un certo impatto su diverse patologie dermatologiche. Lo stress non farebbe altro che contribuire ai processi infiammatori probabilmente modulando l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene e rilasciando dei mediatori pro-infiammatori dal sistema nervoso periferico alle cellule cutanee.

Lo stress rappresenta dunque un fattore ambientale negativo; non è causa di queste patologie ma un elemento che può esacerbare i sintomi o può associarsi a fasi di riacutizzazione in patologie ad andamento cronico, dopo la fase di remissione. Tutte le malattie infiammatorie o immunomediate che hanno manifestazioni cutanee possono essere aggravate dallo stress, come ad esempio connettiviti, lupus, malattie bollose (vd pemfigo e pemfigoidi), ma anche malattie infettive croniche, oltre l’herpes simplex, come herpes zoster ( conosciuto come “fuoco di Sant’Antonio”) o la candida possono ricorrere più frequentemente per l’abbassamento della sorveglianza immunitaria del soggetto.

Tra le malattie dermatologiche e i disturbi correlati allo stress ci sono:

Psoriasi: è una malattia infiammatoria autoimmune caratterizzata, generalmente, dalla formazione di placche in rilievo di colore rosso sovrastate da squame bianco-argentee correlata a una alterazione del processo di crescita dell’epidermide. Lo stress è il fattore ambientale più importante che influenza l’andamento della malattia;

Dermatite atopica: è la forma più comune di eczema. Il paziente avverte prurito, la pelle è arrossata e in alcuni casi più severi si possono formare delle croste. È frequente l’insorgenza di questa patologia in età pediatrica;
Dermatite seborroica: è un’altra forma di eczema. Anche in questo caso la pelle è arrossata e desquamata ma nelle zone del corpo in cui è maggiore la presenza di cellule sebacee, quelle che producono il grasso della pelle. Sul volto le manifestazioni compaiono in particolare su naso e zigomi, sulle sopracciglia o intorno alle orecchie. Anche il cuoio capelluto è interessato da questa malattia infiammatoria con la produzione di forfora;
Alopecia areata: lo stress può anche precedere la formazione di chiazze ben circoscritte sul cuoio capelluto con perdita improvvisa dei capelli in soggetti predisposti. Anche sulla barba possono emergere queste aree delimitate senza peli;
Rosacea: l’arrossamento cutaneo, soprattutto del volto, è il tratto tipico della rosacea, una forma di dermatite benigna. Sono diversi i fattori che possono indurre la vasodilatazione e dunque la comparsa di rossore cutaneo, come il passaggio in due ambienti a temperature diverse, l’esposizione al sole e appunto lo stress;
Acne: tanto l’acne giovanile quanto quello adulto, che insorge, anche per la prima volta, dopo i venticinque anni, hanno un forte legame con lo stress. Questa condizione può ad esempio aggravare il quadro di questa malattia infiammatoria che colpisce i follicoli piliferi; per la forma tardiva, con lo stress, l’organismo tende a produrre più ormoni androgeni che stimolano le ghiandole sebacee e i follicoli;
Melasma: anche questo disturbo della pelle caratterizzato da una diversa pigmentazione cutanea è correlato allo stress. In particolare, le chiazze più scure, di color marrone, tendono a comparire sulla pelle del viso delle donne sottoposte a periodi di forte stress psico-fisico;
Herpes simplex virus: lo stress è una di quelle condizioni che possono far “riaffiorare” l’herpes virus andato in quiescenza nel sistema nervoso. Ed ecco che sulle labbra e sulla pelle intorno a esse si formano piccole vescicole;
La dermatite da stress: è un’infiammazione della pelle che richiama direttamente lo stress. I classici sintomi della dermatite, come arrossamento e prurito, sorgono in assenza di altre cause ma in associazione a periodi di stress. Le aree più colpite sono il viso, il collo e le mani.

L’importanza di consultare lo specialista

Cosa può fare un paziente che sa che lo stress ha effetto negativo sulla propria condizione? “Innanzitutto – ha illustrato e spiegato la dottoressa Narciso – il paziente deve sentirsi libero di parlarne con il medico, in maniera che il dermatologo possa, laddove necessario affiancare un supporto psicologico dedicato che aiuti il paziente ad affrontare la malattia. Questo soprattutto nelle malattie croniche, come la psoriasi, in cui il paziente convive da lungo tempo con la sua malattia, spesso venendo stigmatizzato dalla società. Per questo si stanno sviluppando sempre di più figure dedicate, da affiancare al medico nella cura di questi pazienti con risultati notevoli anche sulla risposta alle cure”.