Circa il 20-25% dei bambini sperimenta la dermatite atopica, una comune malattia infiammatoria della pelle che si manifesta principalmente con prurito e secchezza cutanea. La dermatite atopica si verifica spesso nei primi 6 mesi di vita e può influire significativamente sulla qualità del sonno. Il decorso della dermatite atopica è altamente variabile, ma i sintomi tendono ad essere più gravi nei bambini più piccoli, soprattutto se presentano fattori di rischio specifici.
I bambini che soffrono di dermatite atopica, inoltre, hanno un rischio maggiore di allergie, anche di tipo respiratorio, con disturbi a livello del naso, occhi, apparato respiratorio, fino all’insorgenza di asma allergica.
Ne parliamo con la dottoressa Maria Antonella Spurio, dermatologa presso il centro medico Humanitas Medical Care di Monza.
Quali sono le cause della dermatite atopica nei bambini?
Attualmente, la causa esatta della dermatite atopica non è nota.
Tuttavia, esistono alcuni fattori di rischio che possono essere associati a questa patologia, tra cui:
- genetica. La predisposizione alla dermatite atopica può essere trasmessa dai genitori.
- sistema immunitario. Un sistema immunitario non completamente sviluppato può influire sulla capacità protettiva della pelle.
- fattori ambientali. Condizioni esterne come il freddo, l’uso di acqua troppo calda per il bagno, l’utilizzo di saponi inadatti al tipo di pelle e ambienti caratterizzati da temperature secche e calde possono contribuire allo sviluppo della dermatite atopica.
Quali sono i sintomi della dermatite atopica nei bambini?
I sintomi della dermatite atopica possono essere intermittenti o persistenti, colpendo qualsiasi parte del corpo. Nei bambini, si manifestano spesso sul viso, cuoio capelluto, interno dei gomiti, retro delle ginocchia, collo, bocca, polsi, caviglie e mani.
I sintomi possono manifestarsi in modo diverso in ogni singolo bambino e possono includere:
- pelle secca e squamosa
- prurito intenso
- rossore e gonfiore
- pelle ispessita
- pallore della pelle sul viso
- piccole protuberanze in rilievo
- alterazioni della pigmentazione della pelle sulle palpebre o intorno agli occhi.
Dermatite atopica: quando rivolgersi al dermatologo?
È fondamentale consultare uno specialista in caso di difficoltà nella gestione della dermatite atopica, ad esempio in situazioni di cronicità e frequenti ricadute, quando il prurito ha un impatto negativo sulla vita quotidiana. Alcuni segnali che indicano la necessità di una consulenza specialistica includono l’insonnia persistente, l’irrequietezza costante, il disagio estetico, l’impatto psicologico sia sul bambino che sulla famiglia e la manifestazione di sintomi allergici. In alcuni casi, un approccio interdisciplinare con un allergologo può essere necessario.
Dermatite atopica nei bambini: cosa fare?
Nella maggior parte dei casi, la terapia locale si dimostra efficace nel risolvere l’infiammazione e ripristinare la barriera cutanea compromessa dalla dermatite atopica. Il tipo di cura varia a seconda della manifestazione specifica della dermatite, che può presentarsi in chiazze eritematose (rosse), secche, essudanti (umide), lichenificate (ispessite) o manifestare semplicemente secchezza cutanea. I trattamenti sono diversificati e devono essere attentamente seguiti; inoltre, è fondamentale adottare una modalità di applicazione che renda la terapia accettabile e gradevole per il bambino. È necessaria una buona comunicazione tra il medico e i genitori.
La dermatite atopica può risolversi intorno ai 3-4 anni, ma in alcuni casi può persistere in modo costante o, meno frequentemente, peggiorare nel tempo. Si consiglia di adottare alcune precauzioni per evitare irritazioni cutanee:
- attenzione ai fattori scatenanti come irritanti (lana, sapone, sostanze chimiche) e allergeni (uova, acari della polvere, peli di animali domestici). Anche lo stress può essere un fattore scatenante.
- mantenere le unghie corte. Per evitare graffi e lesioni cutanee, assicurarsi di mantenere le unghie del bambino corte, limandole se necessario.
- bagni o docce con acqua tiepida. Evitare l’uso di acqua calda e asciugare delicatamente la pelle dopo il bagno.
- uso di creme idratanti. Applicare creme o unguenti idratanti dopo il bagno per mantenere la pelle ben idratata.
- indumenti morbidi. Vestire il bambino con abiti realizzati in tessuti morbidi, evitando tessuti ruvidi come la lana.
- mantenere fresco il bambino. Il caldo e la sudorazione possono aumentare i fastidi, quindi cercare di mantenere il bambino fresco.