Dermatologia

Quali sono le cause della caduta dei capelli?

La caduta dei capelli interessa sia la popolazione maschile sia quella femminile. I principali responsabili di questo disturbo, che può causare problemi sia estetici che psicologici, sono principalmente due: l’ormone testosterone e la predisposizione genetica.

Ne parliamo con il dottor Maurizio Nudo, responsabile del Servizio di Dermatologia di Humanitas Castelli Bergamo e di Humanitas Medical Care di Trezzo sull’Adda.

Alopecia androgenetica: a che età si manifesta la calvizie?

Nelle persone di sesso maschile si parla di alopecia androgenetica: “andro” si riferisce all’ormone testosterone, “genetica” alla predisposizione ereditaria. In caso di familiarità a questo disturbo, il diidrotestosterone, un metabolita attivo del testosterone, raggiunge il bulbo pilifero e ne provoca la miniaturizzazione fino a farlo scomparire del tutto. Ciò accade principalmente nelle regioni parietali, centrali e del vertice della testa, dove la crescita dei capelli viene compromessa.

L’inizio della calvizie varia da persona a persona. Può manifestarsi in età giovanile, a partire più o meno dai 16 anni – in questo caso si parla di calvizie precoce – oppure può sorgere dopo i 30 anni, in maniera tardiva. Nei soggetti più giovani, il processo di perdita dei capelli è molto più veloce a causa della maggiore concentrazione di testosterone nel sangue, il quale intensifica l’attacco ai bulbi piliferi. Con il passare degli anni, tuttavia, la presenza dell’ormone tende a diminuire, rallentando di conseguenza il processo di caduta dei capelli.

Che cos’è il diradamento androgenetico

Per la popolazione femminile si parla di diradamento androgenetico. Pur condividendo le stesse cause di base dei maschi – il testosterone e la predisposizione genetica – va sottolineato che nelle femmine questo ormone è presente in quantità ridotta. Di conseguenza, l’attacco ai bulbi piliferi è meno intenso e non determina un’alopecia vera e propria. Invece, si verifica un aumento meno significativo dello spazio tra i bulbi, il che influisce sul volume e sulla quantità dei capelli nel corso del tempo, portando a una progressiva diminuzione della chioma.

Caduta dei capelli: quali rimedi?

Il primo approccio solitamente consiste nell’utilizzo di integratori di aminoacidi solforati e minerali, che sono componenti essenziali della cheratina del capello. Questi integratori vengono applicati come lozioni nelle zone dove si manifesta la caduta dei capelli, di solito la sera. In alternativa, si può considerare una terapia a base di minoxidil, un farmaco vasodilatatore che stimola il bulbo del capello. Un’altra opzione sono le formulazioni galeniche, come le schiume preparate in farmacia, che non ungono, irritano o arrecano fastidio al cuoio capelluto.

I periodi migliori per l’utilizzo di lozioni o schiume sono la primavera e l’autunno. Durante l’estate, il sole può avere effetti benefici sulla salute dei capelli, quindi è possibile sospendere temporaneamente la terapia topica da giugno a settembre e limitarsi all’assunzione di integratori per via orale, che, sebbene richiedano più tempo per manifestare i propri effetti, forniscono un valido supporto alla struttura del bulbo pilifero.