Alcune persone sembrano non riuscire ad abituarsi mai al freddo, e anche quando cominciano ad alzarsi le temperature, possono sentire freddo a mani e piedi. In questi casi, potrebbe essere dovuto a problemi di circolazione o semplicemente all’esposizione alle basse temperature.
Ne abbiamo parlato con il dottor Marcello Ghezzi, angiologo presso l’ambulatorio di Chirurgia Vascolare di Humanitas Medical Care Arese.
Ipersensibilità al freddo: cosa può causarla?
Durante la stagione invernale, può essere difficile distinguere se il freddo costante alle mani e ai piedi sia causato solo dal clima rigido o se ci siano problemi vascolari sottostanti. Quando le temperature scendono, il corpo riduce automaticamente la circolazione sanguigna superficiale in alcune parti per mantenere caldi gli organi interni, una risposta fisiologica normale. Tuttavia, se le dita delle mani e dei piedi rimangono ghiacciate anche al caldo, potrebbe essere un segnale di un problema di salute che non dovrebbe essere sottovalutato, come un’ipersensibilità al freddo.
Tra cause dell’ipersensibilità al freddo indichiamo:
- anemia
- diabete
- ipertiroidismo
- alcuni farmaci
- abitudine al fumo
- cardiopatie
- ipotensione arteriosa
Il Fenomeno di Raynaud è una condizione particolare, non molto comune, in cui il microcircolo periferico si restringe eccessivamente e in modo anomalo in presenza di stimoli scatenanti come sbalzi di temperatura, emozioni intense, stress o abitudine al fumo. Questo disturbo può alterare il flusso sanguigno nelle zone periferiche del nostro organismo, in particolare nelle dita. Tuttavia, data la complessità dell’argomento, il Fenomeno di Raynaud merita una trattazione a parte.
Problemi alla circolazione, quali sono i sintomi?
Tra i sintomi di una cattiva circolazione elenchiamo:
- ipotermia delle estremità persistente, accompagnata spesso da alterazioni della sensibilità;
- presenza di vene varicose;
- presenza di ulcere agli arti inferiori;
- cambiamenti nel colore della pelle;
- edema, soprattutto agli arti inferiori;
- crampi alle articolazioni o ai muscoli;
- sensazione di stanchezza o dolore muscolare agli arti inferiori, che insorge durante la deambulazione, con riduzione dell’autonomia di marcia;
- perdita di memoria e difficoltà a concentrarsi.
Una visita specialistica, spesso accompagnata da un esame ecocolordoppler, può rapidamente determinare se i sintomi riferiti sono causati da una patologia vascolare, o almeno escluderla e indirizzare il paziente verso ulteriori approfondimenti. Se la malattia non viene diagnosticata e trattata precocemente, progredisce naturalmente causando alterazioni nei tessuti a causa della riduzione del flusso di ossigeno circolante.
Problemi alla circolazione, cosa fare?
Ecco alcuni consigli da seguire in caso si soffra di cattiva circolazione:
- smettere di fumare;
- fare attività fisica per almeno 30 minuti al giorno;
- bere molta acqua;
- evitare cibi grassi e salati, seguendo una dieta sana;
- controllare il proprio peso;
- evitare prolungate posture cosiddette “a rischio”, per esempio lo stare a lungo seduto con gli arti inferiori scarsamente mobilizzati;
- cercare di gestire lo stress;
- non appoggiare mai estremità fredde su fonti di calore.
Sarà lo specialista a fornire tutti i consigli terapeutici, sulla base di quanto riscontrato all’esame clinico e strumentale.