La strada per smettere di fumare può essere lunga e difficile, e non sono pochi coloro che provano a sostituire le classiche sigarette di tabacco con le sigarette elettroniche.
La sigaretta elettronica (abbreviata in e-cig) è un dispositivo che scalda e fa evaporare una sostanza liquida aromatizzata, alla quale si può aggiungere nicotina. Rispetto alle sigarette tradizionali con la sigaretta elettronica il vapore raggiunge l’apparato respiratorio senza che ci sia la combustione del tabacco.
La dottoressa Licia Siracusano, coordinatrice del Centro Antifumo di Humanitas, ci spiega il funzionamento dell’ e-cig e i rischi legati al suo utilizzo.
Come funziona una sigaretta elettronica?
Si tratta di un dispositivo il cui funzionamento prevede l’inalazione di una soluzione a base di acqua, glicole propilenico, glicerolo, nicotina in quantità variabile o assente.
Questa soluzione viene vaporizzata da un atomizzatore, attraverso un dispositivo alimentato da una batteria ricaricabile. Per funzionare, l’e-cig non prevede la combustione, eliminando di fatto il catrame e il monossido di carbonio, due degli elementi che provocano più danni del fumo di tabacco.
Di base, una sigaretta elettronica è formata da un filtro con cartuccia, un vaporizzatore e un circuito elettronico interno. La soluzione racchiusa nella cartuccia all’interno del filtro contiene la nicotina ed è disponibile in differenti varietà di sapore e concentrazione.
Quanta nicotina c’è nelle sigarette elettroniche?
La percentuale di nicotina contenuta nel liquido si misura in mcg/ml (microgrammi per millilitro).
Di norma, la nicotina inserita nel liquido dipende dal numero di sigarette che il fumatore era solito consumare ogni giorno. Deve essere indicata chiaramente sulla confezione, e può partire da una concentrazione pari a 0, fino ad arrivare a un massimo di 26 mcg/ml.
Quali sono i rischi della sigaretta elettronica?
Certamente la sigaretta elettronica fa meno danni della sigaretta tradizionale, ma questo non significa che sia un prodotto “salutare”.
Il rilascio di nicotina ha comunque delle controindicazioni e un rischio potenziale è quello che l’auto-somministrazione di nicotina sia pressoché continua, con la creazione di una forte dipendenza.
C’è poi un’altra problematica: la vaporizzazione ad alta temperatura può generare formaldeide, una sostanza cancerogena pericolosa.