Quando parliamo di dipendenze, pensiamo automaticamente a quelle che prevedono l’uso di sostanze, magari psicotrope, come se “dipendente” sia sinonimo di “tossicodipendente”. Purtroppo i nativi digitali devono fare i conti – anche – con ben altri tipi di dipendenze, che a prima vista sembrano più gestibili o, addirittura, meno nocive.
Ne abbiamo parlato con il professor Giampaolo Perna, Responsabile del Centro di Medicina Personalizzata per i Disturbi d’Ansia e di Panico di Humanitas San Pio X.
Lo studio
Uno studio (1) pubblicato sulla rivista Frontiers in Psychiatry ha mostrato che gli adolescenti italiani adottano condotte a forte rischio di dipendenza, e che le nuove ossessioni riguardano non solo alcol, droghe e fumo, ma anche attività apparentemente innocue – come, ad esempio, la palestra.
Lo studio, condotto dall’Unità operativa Complessa del Policlinico Gemelli e dall’Istituto di Psichiatria e Psicologia dell’Università Cattolica di Milano, ha coinvolto 996 ragazzi che frequentano le scuole superiori (240 maschi e 756 femmine, con un’età media di circa 16 anni). I ragazzi hanno risposto a una serie di questionari che andavano a indagare le loro abitudini a rischio dipendenza e il rendimento scolastico.
Perché succede?
La ricerca delle sensazioni piacevoli ed eccitanti è connaturata in ogni persona. In senso generale ci avviciniamo a ciò che attiva le nostre emozioni positive e ci allontaniamo da quelle negative. Il problema nasce quando siamo incapaci di gestire e/o a rinunciare al piacere immediato sapendo che potrebbe avere effetti negativi a lungo termine. I giovani sono particolarmente a rischio perché le connessioni tra il nostro cervello “saggio”, il lobo frontale, e quello “selvaggio”, il sistema limbico, maturano completamente soltanto in età adulta. Dunque, da giovani siamo strutturalmente più propensi a godere del qui e ora. Se accanto a questa condizione naturale siamo più sensibili all’effetto delle gratificazioni istantanee, abbiamo una personalità predisposta alla ricerca delle novità e una bassa concezione di ciò che è pericoloso, rischiamo di entrare più facilmente nel loop della dipendenza.
Internet come dipendenza anche da giovanissimi
Il 22% dei giovani intervistati utilizzano Internet in qualsiasi ambito della loro quotidianità, dalla scuola, al lavoro, ai rapporti familiari. Lo smartphone non li abbandona mai, fa loro compagnia prima di andare a dormire, sui mezzi pubblici, persino in bagno, e molti hanno dichiarato di sperimentare un grave disagio quando non possono utilizzarlo.
Droghe pesanti e leggere
Il consumo di cocaina pare aumentato, anche a causa del fatto che il prezzo risulta essere più accessibile rispetto ad altre sostanze. In aumento anche gli allucinogeni, la chetamina e l’eroina, sostanze utilizzate sia da maschi, sia da femmine: una novità rispetto a qualche anno fa, quando l’uso di stupefacenti riguardava nella maggioranza i ragazzi.
Il gioco d’azzardo
Il gioco d’azzardo patologico rischia di essere sviluppato dal 9,7% degli adolescenti. Tra i motivi di questa diffusione possiamo senz’altro annoverare il fatto che a oggi ci sia una forte spinta commerciale, attraverso pubblicità online e nei principali canali social. Il rischio maggiore è che questa condizione, associata a persone particolarmente vulnerabili, possa sfociare in una dipendenza comportamentale.
Alcol e palestra: ossessioni vecchie e nuove
Ancora: il 6,2% dei giovani pratica esercizio fisico con una frequenza ossessiva, sia in palestra, sia in situazioni agonistiche. Le ripercussioni dell’eccessivo sforzo si ripercuotono anche nell’umore dei giovani, specialmente quando non riescono ad allenarsi a sufficienza.
L’alcol, invece, rimane costante nel corso degli anni: la facilità di reperimento è un fattore determinante, e fenomeni come il binge drinking (l’assunzione di più bevande alcoliche in un lasso di tempo più o meno breve) o la drunkoressia (diminuire l’assunzione di cibo per poter aumentare quello di alcol, senza però rischiare di prendere peso) si sviluppano sempre più.
E il rendimento scolastico?
Non stupisce, dunque, che le dipendenze siano associate a una performance scolastica negativa: più è grave la problematica, peggiore sarà il rendimento.
A Milano nasce SostieniMI, un servizio per giovani alle prese con la dipendenza
Una linea telefonica, un indirizzo mail, un numero Whatsapp: si chiama SostieniMi il nuovo progetto del Comune di Milano dedicato alla lotta alle dipendenze, dall’alcol alla droga, al gioco. Una help line con l’obiettivo di intercettare il bisogno di chi vive direttamente o indirettamente questo tipo di problemi, ma ancora non viene seguito dagli appositi servizi perché non ha ancora ben chiaro cosa fare e a chi rivolgersi.
Lo studio citato
1) Frontiers in Psychiatry, 2017. Gender Differences and Psychopathological Features Associated With Addictive Behaviors in Adolescents. Di Nicola M., Ferri VR., Moccia L., Panaccione I., Strangio AM., Tedeschi D., Grandinetti P., Callea A., De-Giorgio F., Martinotti G., Janiri L..