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Cuore e sistema cardiovascolare

Attività fisica, per il bene del cuore dopo i 65 anni meglio poco che nulla

L’importante è mettersi in movimento ed evitare la sedentarietà prolungata. Dopo i 65 anni bastano pochi minuti al giorno, anche meno di mezz’ora di attività fisica moderata per proteggere la salute del cuore e ridurre il rischio cardiovascolare. Tutto questo, naturalmente, alla luce delle proprie condizioni di salute. Una conferma arriva da un nuovo studio realizzato in Olanda e pubblicato su European Journal of Preventive Cardiology. Il movimento, anche ridotto, è importante soprattutto per la popolazione in età avanzata per la prevenzione cardiocerebrovascolare.

La ricerca

Il team di scienziati dell’Academic Medical Centre di Amsterdam ha analizzato i dati relativi a oltre 24 mila adulti fra i 39 e i 79 anni. Il livello di attività fisica durante le ore di lavoro e nel tempo libero era stato valutato con un questionario: i partecipanti sono stati divisi così in quattro categorie: inattivi, moderatamente inattivi, moderatamente attivi e attivi.

Combinando l’incidenza della malattia coronarica e degli ictus in tre fasce d’età (fino a 55 anni, da 55 a 65 anni e dopo i 65 anni) si è visto come anche meno di mezz’ora di attività fisica ricreativa fosse associata a una riduzione del rischio cardiovascolare. L’effetto benefico del movimento era però statisticamente significativo solo dopo i 65 anni. Ad esempio, oltre questa fascia d’età, anche i moderatamente inattivi avevano un rischio ridotto del 14% rispetto a chi fosse del tutto sedentario.

 

Con l’avanzare dell’età è facile diventare sedentari. Dunque è necessario riservare una minima quota di tempo al movimento per contrastare l’invecchiamento osteoarticolare e per contribuire alla prevenzione di patologie come ictus e malattia coronarica, tra le altre.

Quale attività fisica?

I risultati dello studio confermano le raccomandazioni delle linee guida internazionali che indicano almeno almeno 150 minuti a settimana di attività fisica aerobica a intensità quanto meno moderata (o 75 a intensità vigorosa) dopo i 65 anni. Camminare, fare giardinaggio e persino dedicarsi ai lavori domestici sono tutte attività consigliate per gli uomini e donne che si stanno avvicinando alla terza età. Sono diverse le forme di attività fisica che si possono eseguire dopo i 65 anni. Tutto dipende dalle condizioni fisiche e di salute generali dell’anziano benché anche in buone condizioni sia difficile dedicarsi a uno sport vero e proprio.

Per incrementare i livelli di attività fisica si può cominciare a muoversi di più, a camminare di più. Ad esempio facendo camminate a passo svelto o semplicemente lasciando a casa l’auto, non prendendo i mezzi pubblici o preferendo le scale all’ascensore, facendo sempre attenzione all’equilibrio e ai movimenti articolari. Proprio la prevenzione delle cadute può essere un altro obiettivo perseguibile con l’attività fisica: in particolare i grandi anziani, più a rischio, devono cercare di sviluppare l’attitudine a evitarle.

Infine, si può pensare a corsi più mirati nelle palestre, con intensità maggiore e con l’utilizzo di mezzi come la cyclette o il tapis roulant.