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Troppo caldo? Diabete e anziani, la disidratazione altera gli effetti dei farmaci

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Non solo il cibo ma anche un’adeguata assunzione di acqua, soprattutto in estate quando fa più caldo, aiuta ad evitare eventuali effetti collaterali della terapia farmacologica per il trattamento del diabete di tipo 2. Farmaci quali la metformina, in presenza di disidratazione causata dal troppo caldo ma anche da altri fattori, come per esempio gastroenteriti o diarrea, può portare ad una alterazione o un peggioramento della funzione renale e di conseguenza ad un rischio di acidosi metabolica. Tale quadro può essere potenzialmente pericoloso, soprattutto nel soggetto anziano; per questo motivo, anche se esiste solo il sospetto di disidratazione, è importante rivolgersi immediatamente al proprio medico di riferimento; chi invece è in trattamento con i nuovi farmaci glicosurici che favoriscono l’eliminazione degli zuccheri in eccesso per via urinaria, può veder peggiorare il quadro di disidratazione in associazione al troppo caldo. Questo comporta un maggiore rischio di sviluppare infezioni al tratto genito-urinario o fenomeni ipotensivi, cioè di riduzione della pressione sotto i normali valori, se si assumono anche farmaci per la pressione. Anche in questo caso il consiglio è di rivolgersi al proprio medico. Quindi, se in generale è importante mantenersi idratati quando fa caldo, tuttavia lo è ancora di più per i soggetti affetti da diabete specie se diabetici. Per mantenere un buon equilibrio idrico nell’organismo, è sufficiente bere acqua fresca durante il giorno, anche se non si sente la sete, situazione purtroppo ricorrente negli anziani, senza ricorrere a integratori di sali minerali se non prescritti dal proprio medico.