Meno dolore articolare grazie alla curcuma. Meglio, grazie alla curcumina, l’estratto della radice che dà l’acceso colore giallo-arancione alla spezia. A suggerirlo è una revisione di studi condotta tra Stati Uniti e Corea del Sud e pubblicata su Journal of Medicinal Food. Contro i dolori da artrite e artrosi, quindi, la curcuma potrebbe rappresentare un aiuto ai farmaci. Ne parliamo con il professor Carlo Selmi, responsabile di Reumatologia e Immunologia clinica di Humanitas e docente all’Università degli Studi di Milano.
Nella revisione sono stati analizzati otto studi clinici randomizzati attraverso una tecnica (la meta-analisi) che permette di sommare i dati dei diversi autori per rendere il risultato più solido. Le ricerche avevano messo a confronto l’efficacia dell’uso di curcumina per lenire i sintomi da malattie articolari con quella di placebo o medicinali. I soggetti coinvolti negli studi erano principalmente individui di mezza età o più anziani, ambosessi e con artrosi del ginocchio o artrite reumatoide di severità lieve o moderata.
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Dalla valutazione degli studi è emersa la maggiore efficacia della “polvere gialla” rispetto al placebo nel placare il dolore, mentre, nella meta-analisi di cinque studi, non è stata ravvisata alcuna differenza nella riduzione del dolore tra la curcumina e gli antidolorifici. A ogni modo – concludono gli autori della ricerca – prima di trarre indicazioni definitive è necessario condurre ulteriori studi su popolazioni più ampie.
«L’assunzione di curcuma potrebbe avere un certo beneficio e servire da complemento nel trattamento del dolore dovuto a malattie infiammatorie croniche come l’artrite o a condizioni come l’artrosi in cui il dolore rappresenta uno dei sintomi più rilevanti», spiega il professor Selmi.
Come assumere la curcuma?
«Indicativamente i benefici sono associati all’assunzione di circa 1 grammo al giorno di estratto di curcuma. Si tratta di una quantità che la sola alimentazione difficilmente sarebbe in grado di assicurare, pertanto risulterebbero necessari i supplementi», risponde lo specialista.
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È ipotizzabile pensare a una riduzione della somministrazione di farmaci in seguito all’assunzione di curcuma? «L’apporto di questa spezia potrebbe portare alla riduzione del dosaggio degli antidolorifici in particolare in caso di artrite, meno in caso di artrosi per il cui trattamento non sono disponibili farmaci davvero efficaci, ma a oggi non è giustificato trattare queste condizioni con la sola curcuma », conclude il professor Selmi.