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Magazine

Gravidanza, con la liquirizia meglio non esagerare?

La liquirizia in gravidanza fa bene o male? Secondo dei ricercatori finlandesi sarebbe meglio limitarne l’assunzione per la salute del feto. I figli di mamme che in dolce attesa avevano consumato grandi quantità di liquirizia hanno fatto registrare risultati peggiori a dei test cognitivi. I risultati dello studio sono stati pubblicati su American Journal of Epidemiology. Ma quello che andrebbe evitato è l’eccessivo consumo di liquirizia: in particolari condizioni, piccole dosi di questa radice sono preziose per la salute della donna incinta.

Un team di scienziati della University of Helsinki ha coinvolto nello studio 378 adolescenti. Le loro mamme sono state distinte in due gruppi: quelle che durante la gestazione avevano consumato “grandi” quantità di liquirizia e quelle che ne avevano consumata “poco o nulla”. “Grandi” quantità corrispondevano a 500 mg a settimana di glicirrizina, il principio attivo della radice, circa 250 gr di liquirizia; nel secondo gruppo i valori erano dimezzati.

(Per approfondire leggi qui: Gravidanza, qual è la migliore alimentazione nei nove mesi d’attesa?)

Coinvolto anche il cortisolo, l’ormone dello stress

Ebbene, i figli di mamme forti consumatrici di liquirizia avevano segnato risultati peggiori in test di ragionamento cognitivo condotti da uno psicologo e in test che misuravano le capacità mnemoniche. Ancora, secondo le valutazioni dei genitori, i ragazzi avevano problemi analoghi a quelli della Sindrome da deficit di attenzione/iperattività e le ragazze avevano sviluppato pubertà precocemente.

Il meccanismo biologico di azione della glicirizzina è stato osservato su modelli sperimentali: la sostanza intensifica gli effetti dell’ormone dello stress, il cortisolo, inibendo l’azione dell’enzima che lo inattiva. Il cortisolo è essenziale per lo sviluppo del feto ma, in grandi quantità, è dannoso, spiegano gli scienziati. I ricercatori sottolineano, infine, come quella fra introito di glicirrizina ed effetti sulle capacità cognitive sia solo una semplice associazione.

Un po’ di liquirizia utile contro nausea e ipotensione

Lo studio – ricordiamo – è stato condotto in Finlandia dove il consumo di liquirizia è abbastanza sostenuto e un riferimento alle quantità assumibili in gravidanza è necessario: «Nel nostro Paese il suo consumo è moderato. Se da un lato è bene avvertire sui possibili rischi che possono derivare da un’assunzione eccessiva di liquirizia, dall’altro non dobbiamo assolutamente demonizzarla», dice ildottor Valeriano Genovese, ginecologo dell’ospedale Humanitas San Pio X. «La liquirizia è solitamente considerata con favore in quanto può aiutare in caso di stipsi e nausea, ha effetti disinfettanti e protettivi dell’apparato gastrointestinale e comporta un lieve aumento della pressione arteriosa in presenza di marcata ipotensione in gravidanza. Solo in caso di ipertensione la sua assunzione è controindicata».

(Per approfondire leggi qui: Gravidanza, quando e quali integratori prendere?)

Quindi nessun veto su un consumo moderato di liquirizia mentre si aspetta un bebè: «All’interno di una dieta varia, in cui il consumo di bevande gasate o eccitanti come il caffè andrebbe limitato e con un apporto significativo di cereali integrali, carni magre e vitamina C, un po’ di liquirizia può trovare spazio», conclude lo specialista.