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Lotta al cancro, al professor Mantovani il Premio europeo di Oncologia

Nuovo riconoscimento internazionale per il ricercatore italiano più citato al mondo. Al professor Alberto Mantovani, direttore scientifico di Humanitas e docente di Humanitas University, sarà assegnato il Premio europeo di oncologia. Merito degli studi sull’immunoterapia, nuova frontiera per il trattamento del cancro e area di ricerca nella quale il professor Mantovani ha contribuito a segnare importanti progressi.

(Per approfondire leggi qui: Mantovani: “Dall’immunoterapia contributo decisivo contro il melanoma”)

La cerimonia si terrà giovedì 16 giugno al Museo Magritte di Bruxelles alla presenza della Principessa Astrid del Belgio. Ad assegnare il premio è l’OECI, l’Organizzazione degli Istituti europei del Cancro, istituita nel 1979 da Umberto Veronesi. “Il premio OECI viene attribuito a me – ricorda il professore – ma il merito deve andare anche ai miei collaboratori e all’Airc, l’Associazione italiana per la ricerca sul cancro, che ha sempre sostenuto le mie ricerche. Questo importante riconoscimento è per me uno stimolo a fare sempre di più e meglio”.

Sistema immunitario una macchina da pilotare contro il cancro

L’immunoterapia si è accreditata come un nuovo strumento nella lotta al cancro, spiega il professore: “Negli ultimi anni in medicina abbiamo assistito all’avverarsi di un sogno lungo 100 anni: le armi naturali del nostro sistema immunitario si sono affiancate con successo alle terapie più tradizionali (chirurgia, chemio e radioterapia, terapie mirate). Per il futuro, approfondire la conoscenza della macchina straordinaria delle nostre difese ci permetterà di imparare a pilotarla sempre più e meglio contro i tumori”.

Grazie alle ricerche del professor Mantovani si è compreso più a fondo il rapporto fra il sistema immunitario e il cancro. In particolare si è capito che alcune cellule immunitarie, i macrofagi, tradendo la loro missione, aiutano il tumore a crescere: l’obiettivo è fermarli. Grazie all’immunoterapia si cerca di “togliere i ‘freni’ a certe cellule immunitarie, i linfociti bloccati dal tumore, rendendole di nuovo capaci di aggredire le cellule tumorali”, precisa il professore al Corriere della Sera.

(Per approfondire leggi qui: Immunità e cancro: le difese naturali dell’organismo contro i tumori)