Se stirare per molti è faticoso, per alcuni è addirittura doloroso. In quanti non hanno desiderato di delegare tutto a una macchina, come avviene ormai da decenni con la lavatrice? Una start up americana ha messo a punto un robot che fa proprio questo: piegare il bucato, con camicie, t shirt e pantaloni a prova di ferro da stiro.
Zero pieghe, grazie a un sistema a vapore, e un gradevole profumo di aromi naturali. L’apparecchio si chiama FoldiMate. Ne ha parlato il Daily Mail: la notizia è diventata virale e i video che ne illustrano il funzionamento sono stati visti da migliaia di persone sul web. La macchina può piegare da 15 a 20 capi d’abbigliamento ogni volta anche se restano esclusi calzini, asciugamani e biancheria intima. Roba da principianti.
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Il robot dei miracoli, agognato da tanti single alle prese con l’asse da stiro e da donne tutto fare sommerse da colletti da inamidare, sarà disponibile solo fra un paio d’anni al costo di circa 750 euro.
Ma perché stirare può essere doloroso?
«Mantenere a lungo una posizione statica in piedi può essere ostico. Si può andare in iperlordosi incurvando posteriormente la colonna vertebrale», risponde il dottor Stefano Respizzi, Senior Consultant del dipartimento di Riabilitazione e Recupero Funzionale dell’ospedale Humanitas.
Cosa consiglia a chi passa tanto tempo con il ferro da stiro in mano?
«Per quelle persone che stirano per molte ore o che lo fanno molto spesso è indicato mettere uno sgabellino piuttosto basso sotto l’asse da stiro e poggiarci alternativamente i piedi. In questo modo – spiega il dottor Respizzi – non si carica tutto il peso sempre e solo sulle gambe e si mantiene una postura corretta. Chi invece soffre di problemi cronici alla colonna vertebrale può indossare un corsetto lombare, come quello che indossano i motociclisti per stabilizzare la colonna».
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