Smartphone, computer e pc. La tecnologia ci accompagna ormai in moltissimi momenti della nostra vita. Per via di questa sua onnipresenza gli occhi sono costretti a confrontarsi con diversi dispositivi hi tech, spesso tenuti a distanze diverse. Come ottimizzare la visione di questi strumenti tecnologici? Risponde il professor Paolo Vinciguerra, direttore del Centro Oculistico dell’ospedale Humanitas.
«Quando guardiamo uno smartphone è importante che la posizione sia stabile. Se lo guardo mentre cammino, invece, l’occhio deve continuamente mettere a fuoco e questo è molto faticoso. Se invece ho una visione stabile, né troppo vicino, né troppo lontano, la mia azione è agevole sia per la mano, se devo interagire con lo strumento, ma anche per la lettura».
I consigli per una visione ottimale dei dispositivi tecnologici
«Con l’incremento della tecnologia siamo esposti a influenze ambientali che possono creare difficoltà agli occhi. Quando guardo con attenzione un oggetto vicino, il mio ammiccamento, ovvero il numero di volte in cui le palpebre si aprono e si chiudono, si riduce. Avere gli occhi spalancati è causa di una certa fatica per l’occhio, diversa quanto più l’attenzione è prolungata e quanto più sono vicino allo strumento, ad esempio uno smartphone».
Per aiutare i lettori di Humanitas Salute a usare questi dispositivi hi tech senza affaticare troppo gli occhi, il professor Vinciguerra ha messo a punto un decalogo con alcuni preziosi consigli: per approfondire leggi qui Smartphone e tablet: sei consigli per non affaticare la vista
I prossimi 28, 29 e 30 aprile gli occhi e la vista saranno protagonisti assoluti a Humanitas. Il centro ospiterà un convegno internazionale organizzato dal professor Vinciguerra e dedicato all’astigmatismo, ai suoi diversi aspetti, dalla diagnosi al trattamento.