Alcol in eccesso per circa 8 milioni di italiani tra cui 800mila minori. Per 720mila persone, invece, il consumo di alcol risulta essere già dannoso. Sono alcuni numeri diffusi dall’Osservatorio Nazionale Alcol dell’Istituto superiore di Sanità (Iss) in occasione dell’Alcohol Prevention Day, giovedì 14 aprile.
I consumatori a rischio, riferisce l’istituto, sono quelli che superano la quantità di alcol giornaliera fissata dalle linee guida ma anche i cosiddetti “binge drinker”, ovvero quelle persone che consumano oltre 6 bicchieri di bevande alcoliche, indipendentemente dal tipo, in una sola occasione. Ebbene, questi sono circa 8 milioni l’anno, con 1,5 milioni di giovani fra gli 11 e i 25 anni di età. Di questi quasi 800mila minori: un dato preoccupante che getta luce sul mancato rispetto delle norma che vietano la vendita e la somministrazione di alcol ai minori.
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L’Iss ricorda che diversi studi anni hanno evidenziato negli ultimi anni come anche con una quantità molto ridotta di alcol, pari a 10 g al giorno, comunque c’è un aumento di rischio. Sulla scorta dei nuovi dati scientifici sono state individuate le soglie di consumo di bevande alcoliche che si consiglia di non superare abitualmente per non incorrere in problemi per la salute. In ogni caso, a qualunque livello di consumo, il rischio esiste, ricorda l’Iss.
Ecco le soglie del consumo di alcol da non superare:
- Sotto i 18 anni qualunque consumo deve essere evitato e sconsigliato sino a completa maturazione del sistema enzimatico e del cervello (tra i 21 e i 25 anni)
- Per le donne adulte e gli over 65 il consumo giornaliero non deve superare un’Unità Alcolica, ovvero un bicchiere contenente 12 grammi di alcol puro
- Per gli uomini adulti il consumo giornaliero non deve superare le due Unità alcoliche, indipendentemente dal tipo di bevanda consumata
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Oltre ai consumatori “eccedentari”, ci sono poi i cosiddetti heavy drinker, cioè i bevitori pesanti che consumano una quantità di alcol dannosa per l’organismo. Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità è nocivo il consumo giornaliero di oltre 40 grammi di alcol per le donne e oltre 60 g per gli uomini. Gli heavy drinker italiani sono 720mila, ma solo 1 su 10 viene “intercettato” e avviato ai servizi alcologici del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Il restante 90% resta “sommerso”, dice l’Iss, e non riceve alcuna forma di trattamento quando già ne avrebbe bisogno.