Dove c’è umidità possono esserci le muffe. Ecco perché è sconsigliato stendere il bucato in casa. Lasciar asciugare i panni in camera da letto o in salotto, magari sopra un termosifone, fa aumentare il tasso di umidità e con questo la probabilità che le muffe proliferino. Con i connessi rischi per la salute di chi soffre di allergie.
«Le muffe sono degli allergeni, ovvero delle sostanze che possono scatenare delle reazioni abnormi del nostro sistema immunitario, e possono essere introdotte nell’organismo attraverso la respirazione al pari di pollini e acari della polvere», spiega la dottoressa Francesca Puggioni, specialista in Malattie dell’apparato respiratorio dell’ospedale Humanitas.
La muffa si diffonde con la produzione di spore, in grado di resistere anche a condizioni difficili e di colonizzare diverse superfici: in casa, i muri, i tessuti e le superfici in legno. Negli ambienti domestici quelle più diffuse sono l’Alternaria, più di frequente presente in bagno o in cucina dove ci sono getti d’acqua (docce e lavandini), l’Aspergillus, il Cladosporium, più su tessuti e legno e il Penicillium.
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Ma da dove possono arrivare queste muffe?
«Alcune, come l’Alternaria e il Cladosporium, sono presenti sul terreno in quanto coinvolte nei processi di decomposizione di foglie, piante o frutti e inducono sensibilizzazioni allergiche. Altre muffe invece sono presenti tutto l’anno specialmente in ambienti umidi e poco ventilati, come l’Aspergillus e il Pennicillum che possono invadere carte da parati, filtri di condizionatori e umidificatori d’aria», aggiunge la specialista.
Le muffe possono svilupparsi anche se ci sono infiltrazioni nei muri, per non parlare di quelle che crescono sugli alimenti, anche in frigorifero. Come già accennato, il tasso di umidità dell’aria può aumentare per colpa dei panni lasciati ad asciugare in casa e senza un sufficiente ricambio d’aria.
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Quali sono i rischi per la salute?
Possono scatenarsi reazioni allergiche nei soggetti predisposti con i sintomi tipici a carico del sistema respiratorio: «Sintomi come starnutazione, prurito, naso chiuso e naso che cola. Tra le muffe l’Alternaria è spesso responsabile di attacchi asmatici anche severi, soprattutto nei bambini», spiega la dottoressa Puggioni.
Inoltre per gli asmatici inalare le spore dell’Aspergillus è un fattore di rischio per l’aspergillosi broncopolmonare allergica, una condizione che può avere conseguenze serie sull’apparato respiratorio.
Come ridurre questi rischi? È necessario diminuire il livello di umidità domestica facendo areare ogni giorno le diverse camere soprattutto se si è costretti a stendere i panni dentro casa. Anche un deumidificatore può essere utile. Se si individuano le muffe è necessario eliminarle.