Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in maniera efficiente e a svolgere determinate funzioni. Troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie sotto ogni categoria di consensi sottostanti. I cookie categorizzatati come “Necessari” vengono memorizzati sul tuo browser in quanto essenziali per consentire le funzionalità di base del sito.... 

Sempre attivi

I cookie necessari sono fondamentali per le funzioni di base del sito Web e il sito Web non funzionerà nel modo previsto senza di essi. Questi cookie non memorizzano dati identificativi personali.

I cookie funzionali aiutano a svolgere determinate funzionalità come la condivisione del contenuto del sito Web su piattaforme di social media, la raccolta di feedback e altre funzionalità di terze parti.

I cookie analitici vengono utilizzati per comprendere come i visitatori interagiscono con il sito Web. Questi cookie aiutano a fornire informazioni sulle metriche di numero di visitatori, frequenza di rimbalzo, fonte di traffico, ecc.

I cookie per le prestazioni vengono utilizzati per comprendere e analizzare gli indici di prestazione chiave del sito Web che aiutano a fornire ai visitatori un'esperienza utente migliore.

I cookie pubblicitari vengono utilizzati per fornire ai visitatori annunci pubblicitari personalizzati in base alle pagine visitate in precedenza e per analizzare l'efficacia della campagna pubblicitaria.

Altri cookie sono quelli in fase di identificazione e non sono stati ancora classificati in alcuna categoria.

Magazine

Fibrillazione atriale, il cuore “grasso” perde il ritmo

L’obesità è riconosciuta sempre più come il maggiore fattore di rischio modificabile di fibrillazione atriale. Ma cosa lega aumento di peso e salute cardiovascolare? Ce lo spiegano i professionisti di Humanitas.

Il grasso addominale aumenta la probabilità di infarto del miocardio, causando aterosclerosi e trombosi delle arterie coronarie, e di ictus, se si ammalano le arterie carotidi. Il grasso addominale corrisponde al grasso intorno al cuore. Un cuore “grasso” ha un’alta probabilità di essere colpito da aritmie gravi come la fibrillazione atriale; non solo, ma l’aritmia si manifesta in forma più grave.

(Per approfondire leggi qui: ABC: tre lettere per il rischio ictus in caso di fibrillazione atriale)

Non è una correlazione casuale: ma la conseguenza di una stretta relazione fra il tessuto adiposo (grasso), l’infiammazione che produce citochine, e la produzione di sostanze ossidanti che danneggiano i circuiti elettrici del cuore determinando l’insorgenza dell’aritmia.

Con la fibrillazione atriale sale il rischio di ictus

Le persone sovrappeso, e in particolare obese, subiscono cambiamenti strutturali dell’atrio che possono essere evidenziati e studiati con nuovi mezzi diagnostici disponibili negli ospedali più moderni: questi permettono oggi di localizzare i depositi di grasso nel cuore e di comprendere meglio i meccanismi che provocano l’insorgenza della fibrillazione atriale e di neutralizzarli in modo più mirato ed efficiente.

Il cuore che fibrilla si contrae in modo scomposto, perde efficienza nello spingere il sangue nelle arterie e favorisce il ristagno di sangue nell’atrio. Il sangue che non scorre coagula in modo accentuato favorendo la formazione di trombi: se i trombi si frammentano liberano emboli che arrivano al cervello causando un ictus cerebrale (stroke) con gravi conseguenze sulla sopravvivenza  e sulla qualità della vita.

(Per approfondire leggi qui: La fibrillazione atriale è più pericolosa per gli uomini?)

Modificare le proprie abitudini in modo da ridurre il peso consumando il grasso è fondamentale non solo per la salute delle arterie ma anche per evitare aritmie gravi come la fibrillazione.