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Strage di Parigi, francesi in coda per donare il sangue

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Strage di Parigi: dopo il terrore, la solidarietà. Dalle strade agli ospedali, tutta Parigi si è mobilitata per aiutare i feriti degli attentati terroristici rivendicati dall’Isis che tra venerdì e sabato hanno ucciso 129 persone. Già a pochi minuti dalle prime notizie sugli attacchi, frammentarie ma già drammatiche, gli abitanti dei quartieri interessati hanno soccorso tutti quelli che fuggivano dai luoghi presi di mira. #PorteOuverte (“porta aperta”) era l’hashtag che segnalava su Twitter la disponibilità degli abitanti di Parigi ad accogliere gli scampati alla strage. La solidarietà si è trasferita poi negli ospedali e nei centri di donazione del sangue.

Il ministro della Salute Marisol Touraine ha detto che dei 352 feriti, 221 sono ancora ricoverati in ospedale e 57 sono in terapia intensiva. Lo stesso ministro ha disposto immediatamente la gratuità delle cure per le vittime degli attentati, anticipando così quelle misure contenute in un progetto di legge in discussione al Parlamento.

Alcuni feriti della strage di Parigi soccorsi in due ospedali militari

Nelle prime ore dell’alba di sabato una foto del Saint Louis Hospital ha cominciato a fare il giro dei social network: si vedono tantissimi medici, infermieri e chirurghi in attività, intenti a prestare i soccorsi alle persone ferite negli attentati di Parigi. La mobilitazione del personale sanitario è stata imponente: “un momento estremamente forte” di cooperazione, ha detto un medico dell’ospedale Georges-Pompidou come riferisce il quotidiano francese Le Monde. Gli interventi eseguiti sono stati in molti casi gli stessi che vengono normalmente praticati nei luoghi di guerra, ha dichiarato lo Stato maggiore dell’esercito. Circa 50 feriti della strage sono stati presi in carico da due ospedali militari nei dintorni di Parigi.

Solo sabato, il giorno dopo la strage, ci sono state 9mila donazioni di sangue

Dopo la strage di Parigi il segno più tangibile della solidarietà di tutti i francesi è stato un massiccio afflusso ai centri di donazione del sangue. Secondo l’Etablissement français du sang, il centro che si occupa della raccolta e della distribuzione di sangue nel Paese trasnsalpino, sono state circa 9mila le persone che hanno donato il sangue in tutto il territorio nazionale nella sola giornata di sabato: “I bisogni urgenti sono stati soddisfatti”, ha detto il presidente del centro.

(Per approfondire leggi qui: Donare il sangue, un gesto indispensabile per la salute di tutti)

Le richieste sono state così tante che lunedì lo stesso istituto ha chiesto a tutti i volenterosi di rimandare ai giorni successivi la donazione di sangue. Uno dei punti in cui è possibile donare il sangue si trova proprio a poche centinaia di metri da due dei ristoranti colpiti dai terroristi nella strage di Parigi, ‘Le Petit Cambodge’ e ‘Le Carillon’. Fuori da quel centro, a partire da sabato, si erano già formate lunghe code di persone pronte ad aiutare i feriti degli attentati.

 

(Nella foto alcune persone donano il sangue nel piccolo comune francese di Bousbach. Foto di Philippe Riedinger, fonte: republicain-lorrain.fr)