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Smartphone e tablet: sei consigli per non affaticare la vista

Smartphone e tablet: 6 consigli per non affaticare la vista

Un uso responsabile di smartphone e tablet significa anche rispettare gli occhi e la vista. La praticità di questi dispositivi tecnologici fa sì che smartphone e tablet siano sempre a portata di mano. Quando non è possibile usare il pc vengono in soccorso questi device: smartphone e tablet si possono usare ovunque e dunque bisogna fare i conti con ogni tipo di illuminazione ambientale.

 

Ecco le indicazioni del dottor Paolo Vinciguerra, direttore del Centro Oculistico dell’ospedale Humanitas, per usarli senza affaticare troppo la vista:

 

  •  La giusta distanza. «Varia in rapporto al dispositivo utilizzato: più vicino per gli smartphone che sono più piccoli, maggiore per i tablet».
  • Schermo piccolo: cosa comporta? «Le dimensioni ridotte dello schermo sono un problema in particolare per chi è affetto da presbiopia, un disturbo della vista che è legato all’età e che può sorgere dopo i 40 anni. Chi è presbite ha difficoltà a mettere a fuoco da vicino e dunque a “leggere” bene le informazioni presenti su uno smartphone o un tablet».
  • Fondamentale la risoluzione. «È molto importante che lo schermo abbia una buona risoluzione: più la risoluzione è bassa, dunque peggiore è la qualità delle immagini, e più l’occhio si affatica, a maggior ragione in chi presenta dei disturbi della rifrazione».
  • Lo schermo deve avere la giusta luce. «Spesso si tiene bassa la luminosità dello schermo per risparmiare sul consumo della batteria, ma questo è una causa di stress per l’occhio. L’occhio fa fatica se lo smartphone o il tablet hanno una luminosità ridotta perché la pupilla si allarga e l’area perfettamente a fuoco diviene più ridotta, quindi a volte non comprende quello che osserviamo».
  • Scegliere smartphone e tablet “intelligenti”. «Ci sono i dispositivi che riflettono la luce ambientale e quelli che hanno un’illuminazione propria. I primi richiedono un’illuminazione ambientale intensa, non disponendone di una propria, i secondi debbono disporre di un dispositivo di misura che si adatti meglio alla luce ambientale. È compito dell’utilizzatore settare adeguatamente il sensore».
  • Chi usa un tablet lasci riposare di tanto in tanto gli occhi. «La fruizione di uno smartphone è più “mordi e fuggi” mentre quella di un tablet può essere prolungata. Per questo è importante fare delle pause per non affaticare troppo la vista».

Chi può scegliere, scelga la pagina stampata

«Per gli occhi la pagina stampata è sempre meglio di una pagina “digitale”. Con i dispositivi tecnologici si è meno proattivi, si fa affidamento alla tecnologia, ai suoi vantaggi e quindi ci si sforza di leggere anche in condizioni non ottimali che possono affaticare la vista. Quando si ha in mano la pagina stampata si sa già che si deve utilizzarla solo in buone condizioni, con un’illuminazione sufficiente. La stampa aiuta inoltre a memorizzare le informazioni, in particolare per chi ha una buona memoria visiva».