Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in maniera efficiente e a svolgere determinate funzioni. Troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie sotto ogni categoria di consensi sottostanti. I cookie categorizzatati come “Necessari” vengono memorizzati sul tuo browser in quanto essenziali per consentire le funzionalità di base del sito.... 

Sempre attivi

I cookie necessari sono fondamentali per le funzioni di base del sito Web e il sito Web non funzionerà nel modo previsto senza di essi. Questi cookie non memorizzano dati identificativi personali.

I cookie funzionali aiutano a svolgere determinate funzionalità come la condivisione del contenuto del sito Web su piattaforme di social media, la raccolta di feedback e altre funzionalità di terze parti.

I cookie analitici vengono utilizzati per comprendere come i visitatori interagiscono con il sito Web. Questi cookie aiutano a fornire informazioni sulle metriche di numero di visitatori, frequenza di rimbalzo, fonte di traffico, ecc.

I cookie per le prestazioni vengono utilizzati per comprendere e analizzare gli indici di prestazione chiave del sito Web che aiutano a fornire ai visitatori un'esperienza utente migliore.

I cookie pubblicitari vengono utilizzati per fornire ai visitatori annunci pubblicitari personalizzati in base alle pagine visitate in precedenza e per analizzare l'efficacia della campagna pubblicitaria.

Altri cookie sono quelli in fase di identificazione e non sono stati ancora classificati in alcuna categoria.

Featured

Lavorare in piedi fa bene alla salute?

Lavorare in piedi è possibile e fa bene alla salute. «I benefici per la salute sono enormi: si bruciano grassi, si sta più dritti con la schiena e si aiuta la circolazione, perché si è portati a muoversi». A sostenerlo è il dottor Maurizio Fornari, responsabile di Neurochirurgia dell’ospedale Humanitas in un intervento sul settimanale Donna Moderna.

Secondo uno studio pubblicato sulla rivista British journal of sports medicine, lavorare in piedi potrebbe persino migliorare la produttività dei lavoratori oltre che la loro salute. La quota di tempo da trascorrere in piedi, propongono gli studiosi, sarebbe di almeno due ore lungo tutta la giornata lavorativa. La sedentarietà, infatti, è un importante fattore di rischio cardiovascolare e di altre patologie.

Inoltre, spesso alla prolungata posizione seduta si accompagnano posture scorrette che causano dolori muscolo-articolari. In Inghilterra tra il 65 e il 75% delle ore in ufficio è trascorso seduti. Spezzare questa inattività alzandosi o camminando sarebbe un obiettivo alla portata di tutti, più delle dosi minime raccomandate di attività fisica.

Lavorare in piedi fa bene anche al cervello

I benefici per la salute sono presto detti. Stare alzati sul posto di lavoro fa bruciare più calorie: «Chi lavora in piedi consuma 200 calorie in più come se facesse 30 minuti di cyclette ogni giorno. Inoltre la contrazione muscolare favorisce il ritorno del sangue venoso al cuore».

«Molti già lavorano in piedi – aggiunge lo specialista – i chirurghi, per esempio, o i comandanti delle navi che hanno postazioni ad hoc per stare alzati. Se l’arredamento d’ufficio si adeguasse, si potrebbe fare anche per chi lavora al pc».

Lavorare in piedi non è una novità

«Già Winston Churhill lavorava così, grazie a un “upright desk”, una scrivania particolare. Infine – ricorda il dottor Fornari – la gran parte delle divinità nel classicismo è rappresentata in piedi, a eccezione del Mosè di Michelangelo, mentre il Buddha e le divinità egizie da sedute».

«In America sono state addirittura create postazioni in cui si scrivono le mail camminando sul tapis roulant. Di fronte a un cambiamento così epocale è normale avere qualche perplessità. Ma basta andare per gradi rendendo la giornata al lavoro più attiva. Questo ha effetti positivi anche sul cervello: si è spinti a condividere le idee e a guardare le cose da punti di vista diversi. E se le vecchie scrivanie restano al loro posto, proviamo almeno ad alzarci appena possibile», consiglia in conclusione il dottor Fornari.

 

Lotta alla sedentarietà, articoli correlati: