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Influenza A, corsa alla prevenzione

10/11/2009

Cresce la diffusione del virus H1N1, soprattutto nei bambini. Corsa alla prevenzione, anche fai-da-te, ma l’arma migliore è il vaccino.

10 novembre 2009 – Prosegue l’appuntamento settimanale con il dott. Michele Lagioia, specialista in Igiene e Medicina Preventiva e vice-direttore sanitario di Humanitas. Obiettivo, fare il punto su alcuni temi trattati dai media per capire meglio qual è, allo stato attuale, la situazione dell’influenza A/H1N1.

Le armi della prevenzione
Contro la pandemia ecco i rimedi fai-da-te, integrativi rispetto alle ‘regole’ di prevenzione promosse dall’Organizzazione Mondiale della Sanità: mascherine, gel igienizzanti, spray disinfettanti.
“Queste contromisure sono assolutamente corrette; ad esempio, lavarsi le mani frequentemente (con sapone o gel igienizzante) non è una contromisura specifica, ma consigliabile, come cambiare spesso l’aria. Per quanto riguarda l’uso di mascherine, invece, è importante verificare in quale contesto vengono usate, e soprattutto il tipo di mascherina. Non sempre è necessaria.
Al di là dei rimedi fai-da-te, il vaccino rimane un’arma di prevenzione fondamentale per le persone delle categorie considerate ‘a rischio’ ma anche per tutti gli altri, come barriera contro la trasmissione del virus. Il vaccino antipandemico, infatti, garantisce l’80-90% di immunizzazione e i suoi effetti collaterali testati sono molto bassi”.

Vaccini
“Da metà ottobre ad inizio novembre risultano vaccinati più di 15.000 lombardi – spiega il dott. Lagioia -. Dal 2 novembre sono coinvolti nella vaccinazione contro la nuova influenza da virus A/H1N1 le donne incinte dopo la 13esima settimana di gestazione e bambini e adulti, da 6 mesi a 65 anni con patologie croniche“.

Evoluzione dell’epidemia
“La newsletter ‘InfluNews’ pubblicata dalla Regione Lombardia a fine della scorsa settimana evidenzia – grazie al sistema di sorveglianza adottato da tutti i Paesi secondo le indicazioni OMS, che pone sotto osservazione un campione rappresentativo della popolazione e che rivela i casi dai sintomi influenzali più comuni (febbre sopra i 38°C, tosse, raffreddore, dolori articolari, debolezza) – che il tasso di incidenza di tutte le forme influenzali nella 44esima settimana è stato pari a 13,48 casi ogni 1000 abitanti, con un consistente incremento rispetto alla settimana precedente.

La quasi totalità dei casi rilevati finora sono legati alla nuova Influenza A. Sono presenti anche altri virus influenzali, ma a predominare è il virus H1N1, in Europa e nel mondo.

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In Lombardia, il 13% dei casi rilevati da maggio a settembre 2009 ha necessitato il ricovero. Da settembre in poi, con l’aumentare dei casi, la tendenza si è riconfermata e nell’ultima settimana sono stati 8 i casi ricoverati in terapia intensiva. Sono dati alti, prova che l’Influenza A si sta diffondendo più di quanto previsto, con circa 4/6 settimane d’anticipo rispetto alle previsioni dell’Istituto Superiore di Sanità”.

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