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Darwin sbarca a Milano

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 La mostra sul padre dell’Evoluzionismo che ha fatto il giro del mondo approda in città, dove resterà aperta fino al 25 ottobre. I segreti dell’edizione italiana.

Dopo un lungo viaggio in tutto il globo, approda finalmente nella nostra penisola, la mostra che celebra due importanti anniversari legati allo scienziato inglese Charles Darwin: i duecento anni dalla sua nascita e i 150 anni dalla pubblicazione di “Sull’Origine delle Specie“, il volume in cui espone le sue teorie sull’evoluzione naturale. L’iniziativa è partita dal Museo di Storia Naturale di New York ed è stata allestita nelle più grandi città del pianeta, tra queste Boston, Toronto, Londra, San Paolo, Rio de Janeiro, Tokio, Auckland e Lisbona. Con oltre due milioni di visitatori, ha conquistato il primato della mostra scientifica più vista al mondo. Dopo l’edizione romana, con 120mila presenze, è giunta a Milano, dove rimarrà aperta presso la Rotonda della Besana, dal 4 giugno al 25 ottobre.
“La mostra racconta la vita avventurosa di Darwin, il suo lungo viaggio intorno al mondo sul Beagle e le sue osservazioni. Quindi la sua intuizione e lo sviluppo di una teoria rivoluzionaria che lo ha portato a scontrarsi con la cultura dell’epoca”, spiega Vittorio Bo, organizzatore dell’iniziativa e fondatore di Codice Edizioni, che prosegue: “L’edizione italiana, tra l’altro, è stata ampliata rispetto alla versione originale ed è la più completa in assoluto”.

In che cosa è diversa e più ampia l’edizione italiana?
“Abbiamo aggiunto due sezioni inedite, grazie al contributo di tre scienziati di livello internazionale: Niles Eldredge, uno dei più importanti evoluzionisti contemporanei, Ian Tattersall, fra i massimi esperti di evoluzione umana, e Telmo Pievani, filosofo della biologia ed esperto sulla teoria dell’evoluzione. Per prima cosa abbiamo pensato fosse importante ricostruire la stretta e precoce relazione che c’è stata tra le teorie darwiniane e il nostro Paese. Secondo Eldredge, lo sviluppo della sua idea è stato influenzato dal pensiero di alcuni scienziati italiani. Inoltre l’Italia è stata una delle prime nazioni a tradurre la sua opera per il grande pubblico e a dibatterne in modo acceso le implicazioni. La seconda sezione creata apposta per l’edizione italiana, è dedicata all’evoluzione umana. Al modo in cui queste scoperte hanno influenzato la nostra visione del mondo e del ruolo che occupiamo nella storia naturale. In particolare, nella parte conclusiva, abbiamo ritenuto importante far emergere il legame genetico che accomuna tutti i popoli della nostra specie e che esclude ogni fondamento biologico del concetto di “razza” umana”.

Perchè oggi è importante parlare della teoria darwiniana e perchè è ancora così attuale?
“Il suo pensiero riesce a suscitare importanti interrogativi sul piano teoretico e filosofico ed è ancora oggi uno degli elementi fondanti della biologia moderna. Come dice spesso il grande immunologo italiano Alberto Mantovani, gli scienziati trovano continue conferme della teoria di Darwin nella loro attività quotidiana in laboratorio. Ci ha aiutato a decifrare il nostro codice genetico, a combattere le malattie, ma anche a comprendere i meccanismi che hanno portato allo sviluppo della meravigliosa biodiversità del nostro pianeta”.
Oltre all’importanza e all’attualità scientifica della sua teoria, tra gli elementi del pensiero di Darwin che certamente colpiscono, ci sono lo stupore, la curiosità e la passione che alimentano la sua ricerca e che sono ben espressa nella conclusione del suo libro l’Origine delle Specie: “Vi è qualcosa di grandioso in questa visione della vita e nel fatto che da un così semplice inizio, infinite forme, bellissime e meravigliose, si sono evolute e continuano ad evolversi”.

Tutte le info:
http://www.darwin2009.it

A cura di Carlo Falciola e Manuela Lehnus