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Influenza A: contagio per due miliardi di persone

05/08/2009

L’OMS stima un contagio che coinvolgerà dal 15 al 45% della popolazione mondiale. Intanto si registrano casi di resistenza agli antivirali.

Due miliardi: potrebbe essere di queste dimensioni il contagio totale dovuto alla pandemia di nuova influenza.
La notizia arriva dalla portavoce dell’Organizzazione mondiale della sanità, Aphaluck Bhatiasevi, durante un incontro con la stampa. Nelle dichiarazioni raccolte dall’Agenzia ANSA, si legge che per la fine della pandemia, dal 15% al 45% della popolazione mondiale potrà essere stata infettata dal virus. Il 30% è una stima media, che equivale a due miliardi di persone del mondo.

Intanto, desta preoccupazione la segnalazione di alcuni casi di resistenza ai farmaci antivirali tra persone infettate dal virus A/H1N1 al confine tra Usa e Messico. Lo ha reso noto l’Organizzazione panamericana della sanità (Ops). Le persone su cui è stata scoperta la resistenza attraversavano frequentemente la frontiera tra Usa e Messico e assumevano l’antivirale come forma di automedicazione.

In un’intervista raccolta dall’Ansa, il virologo dell’Istituto superiore di sanità (ISS) Gianni Rezza, assicura: “La situazione è sotto controllo, si tratta di piccole mutazioni che avvengono in territori circoscritti e che non destano preoccupazione”.
“Già nelle scorse settimane – prosegue Rezza – abbiamo avuto segnalazioni di casi resistenti agli antivirali in diverse parti del mondo. E’ importante ribadire che gli antivirali vanno presi solo ed esclusivamente dopo consiglio medico e mai in via preventiva perché rischiano in questo caso di diventare addirittura nocivi”. Per l’esperto dell’ISS la situazione è “monitorata costantemente” e la mutazione del ceppo potrebbe diventare pericolosa solo nel caso in cui si diffondesse in un’area geografica più estesa e la trasmissione da uomo a uomo “avvenisse in modo più rapido rispetto al ceppo fino ad ora isolato”.

A cura della Redazione

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