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La medicina affronta la differenza tra i sessi

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Dal 4 al 6 giugno a Toronto il terzo meeting annuale dell’Organization for the Study of Sex Differences.

La differenza tra i sessi trasversalmente alle varie branche della medicina, la ricerca scientifica di genere, i diversi approcci nei pazienti uomini e nelle pazienti donne saranno i temi al centro del terzo meeting annuale dell’OSSD, Organization for the Study of Sex Differences, che si terrà a Toronto in Canada dal 4 al 6 giugno 2009.
Il dott. Pietro Invernizzi, tra gli organizzatori del convegno, è il ricercatore che per primo ha formulato un’ipotesi innovativa sul ruolo del cromosoma X in alcune malattie che colpiscono soprattutto le donne, si occuperà della parte dedicata ad autoimmunità e cromosomi sessuali. Al meeting internazionale si parlerà inoltre di patologie genetiche legate al cromosoma X e caratterizzate, appunto, dalla presenza di autoimmunità e del legame tra l’eccesso di cromosoma X e l’insorgere del Lupus eritematoso.
“Quello delle differenze tra i sessi – spiega il dott. Invernizzi, che in Humanitas è responsabile del Laboratorio di Immunopatologia epatobiliare – è un ambito tutto da esplorare, molto trasversale. Si tratta di un filone di ricerca molto giovane dal punto di vista associativo e scientifico. Attraversa praticamente tutti gli ambiti della salute e della ricerca, fino alla psichiatria, naturalmente riguardo agli aspetti che comportano differenze tra i due sessi. Uno di questi aspetti è l’autoimmunità, ma ce ne sono molti altri in cui le differenze di genere sono evidenti e capire il perché della differenza aiuta a capire le malattie. Tanto che all’estero sono nate delle associazioni scientifiche che si occupano di ‘sex differences'”.

Sul ruolo dei cromosomi sessuali nell’autoimmunità uscirà presto un numero speciale del Journal of Autoimmunity, una delle più importanti riviste di settore, suddiviso in sei reviews che toccano i diversi aspetti di questo filone. Il dott. Invernizzi curerà la pubblicazione. A lui si deve un’importante ricerca sul ruolo dei cromosomi sessuali nell’autoimmunità. “La principale ragione per cui studiamo il cromosoma X – sottolinea il dott. Invernizzi – è la presenza nel cromosoma X del maggior numero di, geni implicati nel controllo della risposta immunitaria rispetto a qualsiasi altro cromosoma umano. Inoltre la prevalenza delle malattie autoimmuni in genere è fortemente sbilanciata verso il sesso femminile. Su 10 pazienti, 9 sono donne in quasi tutte queste patologie. Non si conoscono ancora le cause di tale maggiore incidenza. Per anni ci si è concentrati sul ruolo degli ormoni sessuali (estrogeni, progesterone, eccetera), ma nonostante la mole enorme di dati si è arrivati alla conclusione che gli ormoni non sembrano essere la chiave per definire questa differenza. La nostra ipotesi è che invece i cromosomi sessuali abbiano un ruolo determinante e che quindi è qui che vadano cercate le risposte a molte domande”.

A cura della Redazione