Magazine

La sindrome dell’acqua in bottiglia

Argomenti

“Molti casi si rivelano essere solo falsi allarmi, ma, nel caso di ingestione di una sostanza tossica dalla bottiglia di acqua, le procedure di urgenza sono elementari, consolidate e sicure”, tranquillizza con il dott. Michele Lagioia, vicedirettore sanitario di Humanitas. Insieme a lui abbiamo realizzato un breve vademecum del “bere in salute dalle bottiglie in Pet (politilene)”.

Le sostanze estranee trovate in bottiglia:
– varichina (ipoclorito di sodio)
– ammoniaca
– tensioattivi (detersivi)

“Nessuna di queste sostanze è propriamente tossica. Non si tratta di veleni. Sicuramente varichina, ammoniaca e detersivi sono tossici a concentrazioni particolarmente elevate, ma non è il caso delle percentuali rilevate fino ad ora nelle bottiglie d’acqua minerale – spiega Michele Lagioia –. Inoltre gli effetti sulla salute non sono venefici, ma tossici e irritanti. Il quadro clinico passa, quindi, da una semplice pirosi gastrointestinale (bruciore addominale), ad una vera e propria sensazione di dolore molto acuto in addome. Nessuna delle persone che sino ad oggi hanno ingerito l’acqua contaminata da questi prodotti e in queste percentuali è andata incontro a quadri più seri di una infiammazione più o meno intensa del primo tratto intestinale”.

Che cosa fare in caso di intossicazione
“Innanzitutto è necessario recarsi al pronto soccorso il più presto possibile. Qui si valuterà se è il caso di eseguire una lavanda gastrica e, in un secondo momento, un’ispezione in gastroscopia del primo tratto digerente per verificare eventuali danni del tossico ingerito. Procedure normali per un pronto soccorso, dove interventi per risolvere casi di ingestioni accidentali di sostanze tossiche sono comuni”.

Quali attenzioni avere
– Capovolgere la bottiglia ed esercitando pressione verificare l’eventuale fuoriuscita di liquido
– Guardare la bottiglia in controluce e verificare l’esistenza di eventuale sedimentazione o diversità di trasparenza dell’acqua, soprattutto sul fondo. Infatti una quantità importante di ammoniaca o ipoclorito di sodio tendono ad alterare densità e limpidezza dell’acqua specialmente sul fondo. Basta poi agitare la bottiglia per notare il precipitare delle sostanze più dense sul fondo della confezione.
– Nel caso dei tesioattivi (detersivi) il consiglio è ancora più semplice: agitare la bottiglia e controllare la presenza di schiuma

Attenzione non solo alle bottiglie d’acqua
I Nas riferiscono anche di succhi di frutta e latte alterati. In questi casi, siamo di fronte a confezioni e liquidi non trasparenti e il solo modo che rimane per accertarsi della qualità del prodotto è l’integrità del recipiente.

A cura di Marco Renato Menga