Magazine

Esce “Vincere la malattia”

Argomenti

Parte da una speranza “Vincere la malattia. Dalla genetica le più recenti scoperte per sconfiggere i tumori”, il nuovo libro di Luigi Cucchi, giornalista de Il Giornale, che sarà in edicola insieme al quotidiano a partire dal 3 novembre. Dal premio Nobel per la medicina 2006 assegnato ad Andrew Fire e Craig Mello, due ricercatori americani per i loro studi sull’RNA interference. Cioè, spiega Cucchi nella premessa, “il meccanismo mediante il quale alcuni frammenti di RNA a doppio filamento sono in grado di interferire (e spegnere) l’espressione genica. Nella motivazione per l’assegnazione del premio è stato sottolineato che i due ricercatori hanno scoperto un processo fondamentale per il controllo della trasmissione delle informazioni genetiche”.

Il processo dell’RNA interference, continua l’autore, “offre enormi prospettive per creare una serie di farmaci selettivi contro i geni dannosi. La scoperta di Fire e Mello ha dato avvio a una serie di sperimentazioni farmacologiche che hanno come obiettivo di utilizzare l’RNA interference per bloccare l’RNA dei virus” e quindi la messa a punto di nuove terapie. Da qui comincia un viaggio in quello che Cucchi chiama il “pianeta cancro”, attraverso i tumori più diffusi, le cure utilizzate, i casi significativi di ospedali e istituti e le esperienze esemplari di medici e scienziati. Da Umberto Veronesi, ad Aaron Goldhirsch, a Vincenzo Mazzaferro.
Alcune delle testimonianze sono state raccolte tra i medici dell’Istituto Clinico Humanitas: il prof. Alberto Mantovani, il prof. Marco Montorsi, il dott. Armando Santoro, la dott.ssa Marta Scorsetti e il dott. Paolo Bianchi.

“Cucchi è serio e documentato – scrive Mario Cervi nella prefazione al libro –, così come sono seri e documentati i personaggi di cui raccoglie le informazioni e le testimonianze. Non spaccia illusioni ma apre, a ragion veduta, ambiti di speranza. Alcuni passi di ‘Pianeta cancro’ riguardano medici e ricercatori che alla battaglia contro questa insidia hanno consacrato la loro attività professionale e scientifica. I più, a cominciare dal grande Umberto Veronesi, l’hanno fatto non in vista soltanto di legittimi traguardi economici o sociali, ma per ‘spirito di servizio’. Ossia per fedeltà al tanto osannato ma da alcuni – scriviamolo pure – non rispettato giuramento di Ippocrate. Includo in questa schiera di benemeriti il mio amico Gianni Ravasi. I condottieri della battaglia contro il cancro sono ottimisti con juicio. L’ ‘alieno’ continuerà a uccidere ma sempre meno. E sempre meno soffriranno le sue vittime. È già molto”.

Il libro di Luigi Cucchi sarà anche distribuito all’interno dell’Istituto Clinico Humanitas a cura della Fondazione Humanitas.

A cura della Redazione