La salute parte, soprattutto, dallo stile di vita che si sceglie di avere. Uno stile di vita attivo e sano consente di prevenire gran parte delle patologie croniche, come le malattie cardiovascolari, i tumori, le malattie respiratorie, il diabete.
Insieme agli specialisti di Humanitas, vediamo in che modo possiamo migliorare il nostro stile di vita, a favore di una salute migliore.
Evitare la sedentarietà
Per mantenersi in buona salute è necessario muoversi. Camminare, correre, ballare, andare in bicicletta, giocare, fare sport.
I danni che provoca la sedentarietà alla nostra salute sono, purtroppo, fin troppo trascurati.
Uno stile di vita poco attivo è un fattore di rischio per patologie cardiovascolari – come per esempio la cardiopatia ischemica – e aumenta la probabilità di incappare in malattie metaboliche e di incorrere in alcuni tumori.
Un livello adeguato, come indicato dalle linee guida, di attività fisica, tra l’altro, contribuisce ad abbassare i valori della pressione arteriosa, i valori dell’ipercolesterolemia, a prevenire malattie cardiovascolari, sovrappeso, obesità e osteoporosi, solo per citare alcune patologie. Non meno importante, l’attività fisica contribuisce al benessere psicologico, allontanando ansia, depressione e senso di solitudine.
Lo stress è un fattore di rischio?
Molte persone oggi conducono un’esistenza ricca di stress che, se viene subito passivamente, può aumentare il rischio di ammalarsi.
Specie se prolungato, lo stress danneggia le arterie, Il cuore, il cervello, aumenta la pressione del sangue e il livello del colesterolo e costituisce di per sé un fattore di rischio.
La relazione fra stress e malattie cardiovascolari è accertata, così come il fatto che lo stress riduce l’efficienza del sistema immunitario, rendendo l’individuo più fragile nei confronti dell’attacco di qualunque malattia.
Lo stress non sempre può essere evitato; può tuttavia essere gestito, una volta che si è identificata la causa: potrebbe essere la perdita di una persona cara, il divorzio, la malattia di un familiare, la perdita della casa o del lavoro.
Sebbene sia talvolta inevitabile, è sempre possibile cercare di attenuare o almeno evitare di accentuarne la pericolosità lasciandosi tentare da scelte e comportamenti sbagliati, come fumare o fare uso di alcol e droghe: molto più utile, invece è l’attività fisica, ottima per smaltire la tensione, e un’alimentazione corretta. Da non sottovalutare, inoltre, la possibilità di rivolgersi a uno specialista.
In che modo l’alimentazione può aiutare?
In Italia venticinque milioni persone sono in sovrappeso o soffrono di obesità. Tra questi il 46% degli adulti e il 24% dei bambini e ragazzi sotto i 18 anni.
Una corretta alimentazione, formata dalla giusta proporzione dei vari nutrienti, permette al nostro corpo di funzionare e rigenerarsi. I cibi che mangiamo si trasformano in energia utilizzabile, oppure costituiscono una riserva di energia per il futuro sotto forma di grasso.
I grassi sono importantissimi (anche) per il ruolo che hanno nella “costruzione” degli ormoni: l’insulina, gli ormoni prodotti dalla tiroide, il testosterone e gli estrogeni, gli ormoni del piacere come la serotonina, i neurotrasmettitori che permettono alle cellule nervose di comunicare fra loro, come la dopamina e così via. Tutti gli ormoni si costruiscono a partire dal colesterolo, che è quindi indispensabile per la sopravvivenza.
Un’alimentazione ricca di verdura e di frutta, con un adeguato contenuto di cereali e legumi, e carni bianche, pesce, latticini magri, aiuta a proteggere l’organismo dalla comparsa di diverse patologie, in particolare di alcuni tipi di tumori e malattie cardiovascolari, oltre che a mantenere il peso corporeo nella norma.
Smettere di fumare
L’ideale è, ovviamente, non cominciare. Il fumo è la prima causa delle morti “facilmente evitabili”, ogni anno nel mondo muoiono a causa del tabacco circa 8 milioni di persone, delle quali 1,2 milioni non fumatrici, per fumo passivo.
Al di là dello sviluppo di tumori al polmone, che in quasi 9 casi su 10 è causato dal fumo, fumare può favorire l’insorgenza di tumori ad altre zone, come quelli al cavo orale, alla gola, al colon, al pancreas, al rene, alla vescica, al seno.