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Prevenzione

Quali esami dovrebbe fare ogni donna, in base alla sua età?

La prevenzione è fondamentale per tutti, uomini e donne. In assenza di specifici fattori di rischio ogni donna dovrebbe fare alcuni esami, a seconda dell’età, allo scopo di evitare l’insorgenza di patologie – che potrebbero rivelarsi anche serie – e di mantenersi sempre sotto controllo.

Ma quali sono questi esami?

Ne parliamo con il dottor Giovanni Covini, Responsabile del Centro diagnostico Humanitas Lab. 

Gli esami entro i 40 anni

In assenza di specifici fattori di rischio, prima dei quarant’anni sarebbe utile che ogni donna facesse una serie di esami specifici. Dovrebbe, infatti:

  eseguire la vaccinazione per HPV prima dei 12 anni;

  aderire, a cominciare dai 25 anni, agli screening per il tumore della cervice uterina: effettuare il pap-test (ogni 3 anni) o HPV-test (ogni 5 anni);

  dai 30 anni effettuare annualmente un’ecografia mammaria;

  avvicinandosi ai 40 anni, misurare la pressione arteriosa, che se alta va regolarmente tenuta sotto controllo. 

In linea generale, in assenza di sintomi o predisposizione verso alcune patologie non è essenziale eseguire particolari esami ematologici, anche se nella giovane donna in età fertile bisogna stare attenti all’insorgenza dell’anemia da carenza di ferro.

Quali gli esami tra i 40 e i 50 anni?

In questa fase andrebbe consigliata la mammografia annuale, da fare certamente dopo i 45, anche se la maggior parte dei programmi di screening inizia a 50 anni.

Ai test per la prevenzione del tumore della cervice uterina andrebbe affiancata un’ecografia pelvica, per controllare lo stato generale di ovaie e utero.

L’autoesame dei nei e di eventuali altre lesioni/macchie cutanee è consigliabile: qualora si riscontrino modifiche dell’aspetto va consultato il dermatologo. 

Superando i quaranta, i controlli della pressione arteriosa e gli eventuali controlli specifici cardiologici, come l’ECG sotto sforzo e il doppler dei tronchi sovra-aortici, vanno incrementati rispetto alla fascia di età precedente. 

Quali gli esami tra i 50 e i 60 anni?

Dopo i cinquant’anni, l’incidenza del tumore del colon-retto aumenta significativamente; per questo, le linee guida internazionali prescrivono un programma specifico di controlli per questa patologia, che preveda la ricerca del sangue occulto nelle feci ogni due anni o, in alternativa, una colonscopia. Ancora:

  per la diagnosi precoce del tumore mammario, la mammografia deve essere eseguita annualmente;

  lo screening per i tumori della cervice e dell’endometrio (Pap-test o HPV-test, visita ginecologica);

  auto esame dei nei ed eventuale controllo dermatologico, in caso di variazioni nella forma, nelle dimensioni o nel colore, rimane un’abitudine da mantenere.

Con l’avvento della menopausa, che si verifica di solito intorno ai 50-55 anni, deve essere controllata regolarmente la pressione arteriosa. In questa fascia di età è suggerito il controllo cardiologico e sono indicati l’ECG a riposo e da sforzo, ecocardiocolordoppler e l’ecocolordoppler dei tronchi sovraortici.

È importante tenere sotto controllo la salute delle proprie ossa. Questo si può fare attraverso una MOC (Mineralografia Ossea Computerizzata), che può essere consigliata dal medico di famiglia o dallo specialista. Può essere utile, se non ci sono variazioni rilevanti, ripeterla ogni tre anni.

Per investire in una buona qualità della vita dopo i 60 anni, diventa ancora più importante conoscere la propria storia medica e le proprie predisposizioni, per prevenire attraverso un adeguato programma di alimentazione ed esercizio fisico anche i problemi che potrebbero presentarsi in futuro.

Gli esami tra i 70 e i 75 anni

Con l’avanzare dell’età, aumentano i rischi di tumori e di malattie cardiovascolari. Nella donna il rischio di infarto aumenta rispetto al periodo pre-menopausale e si allinea a quello dell’uomo suo coetaneo. Quindi, i controlli dell’apparato cardiocircolatorio diventano fondamentali.

  L’elettrocardiogramma va eseguito regolarmente, così come l’ecocardiodoppler. Un eventuale aumento delle dimensioni del cuore o una degenerazione delle valvole, che possono diventare sclerotiche, insufficienti o stenotiche, porta a un deterioramento progressivo della funzionalità del cuore, fino allo scompenso cardiaco;

  l’ecocolordoppler delle carotidi (Doppler TSA) è consigliabile per valutare lo stato di salute delle arterie: se le pareti risultassero ispessite, sarebbe indice di un maggior rischio di attacchi ischemici cerebrali transitori (TIA). I TIA sono un campanello d’allarme da non trascurare, perché possono precedere un ictus cerebrale vero e proprio, che nella donna ha spesso conseguenze più gravi che nell’uomo;

  Rimane comunque necessario non trascurare gli altri esami di routine per la diagnosi precoce di tumore della mammella, della cervice e del colon retto. 

Dopo i 75 anni

È sempre più frequente che le donne raggiungano e superino i 75 anni in buona salute. Visite ed esami periodici sono utili per controllare lo stato di salute generale e del sistema cardio e cerebrovascolare: la salute cardiovascolare è il risultato di come abbiamo vissuto. 

Scopri i check-up disponibili presso l’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano – Milano, clicca qui