Grazie al latte materno il neonato ha meno probabilità di essere colpito da infezioni alle orecchie. Una nuova dimostrazione arriva da uno studio pubblicato su Pediatrics e realizzato dalla University of Texas (Stati Uniti).
Il team ha rilevato un significativo calo nell’incidenza delle infezioni all’orecchio durante il primo anno di vita dei bimbi: a contribuire sarebbero una maggiore tendenza all’allattamento al seno, al ricorso alle vaccinazioni (pneumococco e virus influenza) e a una minore esposizione al fumo di sigaretta.
Dal 2008 al 2014 sono stati seguiti 367 bambini da meno di un mese fino al primo anno di vita. I ricercatori hanno raccolto informazioni sulle infezioni auricolari familiari, sull’esposizione al fumo e sull’alimentazione: se la mamma avesse allattato o avesse dato latte artificiale. Rispetto a quanto rilevato tra la fine degli anni ’80 e negli anni ’90 c’è stato un calo dell’incidenza di infezioni dal 18% al 6% nei lattanti di 3 mesi; dal 39% al 23% in quelli di 6 mesi e dal 62% al 46% nei piccoli di 12 mesi.
Il latte materno rafforza il sistema immunitario dei bambini
La frequenza di infezioni delle alte vie aeree, la presenza di batteri nel naso e il mancato allattamento al seno sono stati individuati come i maggiori fattori di rischio di infezioni auricolari. Inoltre l’allattamento al seno è stato associato anche a una minore incidenza di raffreddori in età neonatale. Le infezioni auricolari sono una comune complicanza di raffreddori. «I bambini non allattati al seno nel loro 1° anno di vita mostravano una ricorrenza doppia di otite rispetto ai bambini allattati al seno in modo esclusivo per i primi 4 mesi. L’otite media è stata identificata come una delle cause più frequenti di richiesta di visite mediche e rimane la ragione principale della maggior parte delle prescrizioni di antibiotici per i più piccoli», sottolinea la dottoressa Annamaria Baggiani, responsabile del Servizio di Infertilità Femminile e Procreazione Medicalmente Assistita di Humanitas Fertility Center.
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«I bimbi rientrati nello studio contraevano con meno frequenza le otiti se erano stati allattati al seno e se avevano ricevuto i vaccini contro l’influenza e contro lo pneumococco, batterio che può causare infezioni a orecchie, cavità sinusali. L’allattamento al seno, quindi, riduce significativamente il rischio di infezioni respiratorie superiori e all’orecchio, aiuta a rafforzare il sistema immunitario del piccolo fornendo anticorpi e immunoglobuline che combattono i microbi».
Settimana mondiale dell’allattamento al seno: aiutiamo le mamme ad allattare ovunque
L’Organizzazione mondiale della Sanità, dall’1 al 7 agosto, torna a incentivare il ricorso a questa pratica con la Settimana mondiale dell’allattamento al seno. In particolare l’Oms incoraggia tutti a supportare le mamme ad allattare in qualsiasi posto e in qualsiasi momento.
«Ormai è stato ampiamente dimostrato che il latte materno è il migliore alimento per il bambino nei suoi primi 6 mesi di vita; è l’unico alimento naturale che contiene tutti i nutrienti nelle giuste proporzioni, è facilmente digeribile e contiene una serie di fattori che proteggono dalle infezioni e aiutano a prevenire alcune malattie e allergie, offre quindi molti vantaggi per il bambino in termini di salute, crescita e sviluppo psicologico», ricorda la dottoressa Baggiani.
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«Le indicazioni del Ministero della Salute mostrano che è ormai condiviso a livello internazionale che l’allattamento al seno riduce l’incidenza e la durata delle gastroenteriti; protegge dalle infezioni respiratorie; riduce il rischio di sviluppare allergie; migliora la vista e lo sviluppo psicomotorio; migliora lo sviluppo intestinale e riduce il rischio di occlusioni. Vi sono situazioni che impediscono ai bambini di nutrirsi con il latte materno o situazioni nelle quali le mamme non possono allattare; in questi casi, è chiaramente necessario alimentare i neonati con il latte artificiale dal quale traggono maggiori benefici», conclude la specialista.