Prevenzione

Come comportarsi in caso di ingestione di sostanze tossiche?

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Ne sono talvolta vittime i bambini per ingestione accidentale di sostanze tossiche ma non solo, basti pensare ai casi di cronaca autunnali che ci raccontano l’avvelenamento da funghi tossici. Il dottor Stefano Ottolini, aiuto in Medicina d’Urgenza e medico di Pronto Soccorso di Humanitas, ci spiega che l’avvelenamento avviene a seguito dell’introduzione (in genere ingestione) nel nostro organismo di sostanze tossiche o nocive.

Con quali sintomi si manifesta?

«I sintomi possono essere immediati, all’atto dell’ingestione, ma possono anche verificarsi sino a 12-24 ore dopo l’ingestione. I sintomi sono svariati e generalmente riconducibili a nausea, vomito, crampi e dolori addominali. Qualora le sostanze tossiche siano state ingerite involontariamente, per esempio per intossicazione da funghi, o da alterazioni di cibi che producono tossicosi alimentari come il botulismo, non è sempre facile collegare i sintomi a ciò che si è ingerito, soprattutto se è passato del tempo».

Che cosa fare in caso di avvelenamento certo o presunto?

«In caso di sospetto avvelenamento è indispensabile individuare la tipologia della sostanza tossica ingerita e consultare immediatamente un medico (Centro Antiveleni) o recarsi tempestivamente in un Pronto Soccorso, a seconda della gravità dei segni e dei sintomi presentati. La gravità dell’avvelenamento dipende dal tipo di sostanze ingerite, in generale è però sempre bene recarsi in ospedale con urgenza. Nel frattempo, è bene evitare di far ingerire al paziente qualsiasi cosa (acqua, latte, etc.) senza prima aver consultato il medico: si corre infatti il rischio di aggravare ulteriormente la situazione».

A cura di Valeria Leone