Prevenzione

Fumo, ragazzi è ora di smettere!

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Secondo ALT non è spaventando ma informando correttamente che si ottiene attenzione dai giovani. È piuttosto necessario banalizzare il rito della sigaretta e smontare il fascino della gestualità del fumo.

 

Lo scorso 19 dicembre 2012 la Commissione Europea ha inoltrato una proposta di Direttiva al Consiglio Europeo e al Parlamento Europeo (Tobacco Products Directive – 2001/37/EC) che propone l’approvazione di leggi per la regolamentazione della produzione, presentazione, distribuzione e vendita di sigarette, tabacco sfuso, tabacco da pipa e sigari. In particolare la Direttiva pone un limite ai componenti nocivi e aromatizzanti presenti nelle sigarette, richiede un elenco dettagliato degli ingredienti che compongono questi prodotti, richiede la presenza di immagini sui pacchetti che avvisino i consumatori della pericolosità del fumo.

 

Incontro sul fumo in Parlamento Europeo

Lunedì 25 febbraio 2013, presso il Parlamento Europeo si è svolta un’udienza pubblica organizzata dalla Commissione ENVI (che si occupa di Ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare), responsabile della presentazione della Direttiva.

All’incontro ha partecipato il Professor Sergio Coccheri, Presidente reggente di ALT, l’Associazione per la Lotta alla Trombosi e alle Malattie Cardiovascolari Onlus.

«ALT è totalmente d’accordo – ha dichiarato il prof. Coccheri – sulla necessità di sostenere la nuova Direttiva Europea sul fumo di tabacco. La posizione di ALT è quella di non eccedere in divieti, o frasi e immagini troppo cruente. Infatti non è spaventando ma informando correttamente che si guadagna credibilità e si ottiene attenzione dai giovani. Se vogliamo rivolgerci a loro, dobbiamo tener conto del loro spirito critico e di contraddizione, e perfino del loro gusto di sfidare il pericolo, specialmente se non immediato. Piuttosto che intristire le confezioni dei pacchetti, e caricarli di frasi o immagini minacciose, dovremmo cercare di stimolare nei giovani la responsabilità, che non si inculca né con i divieti, né con le minacce. Occorrerebbe invece smitizzare e banalizzare il rito della sigaretta e smontare il fascino della gestualità del fumo, identificandolo come un comportamento fuori moda in quanto manifestazione di insicurezza ed emarginazione sociale. In questa difficile opera possono esserci di grande aiuto i mass-media».